Abruzzo: divieti non rispettati, in tanti feriti dai botti

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Altro che ordinanze: le persone rimaste ferite mentre maneggiavano i botti di capodanno dimostrano come non vengano rispettati i divieti varati da diversi comuni, anche in Abruzzo.

Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire, recita il proverbio, paradossalmente ancora più calzante se i sordi in questione nono diventati tali per non aver ascoltato le raccomandazioni, diventate veri e propri divieti, che invitano a non maneggiare i cosiddetti botti di capodanno. E non è solo una questione di orecchie: a rimetterci infatti non è solo l’udito, ma anche le mani e il volto di chi continua a farli esplodere. Purtroppo, con buona pace della pubblicità progresso, dei consigli degli esperti, del terrore negli occhi dei nostri animali da compagnia e dei divieti imposti dalle municipalità, i botti continuano a scoppiare, anche se fanno meno danni rispetto al passato.

La fine del 2018, infatti, non ha fatto registrare vittime, anche se resta piuttosto alto il numero dei feriti: 216 in tutta Italia, secondo le stime della Polizia. A Pescara un giovane pakistano è stato denunciato per avere esploso botti illegali vicino all’area di risulta, dove si stava tenendo il concerto di fine anno con J-Ax. La polizia lo ha colto sul fatto e gli ha sequestrato il materiale esplodente.

Un altro uomo si è presentato al pronto soccorso poco dopo la mezzanotte, con la mano destra ferita dai giochi pirotecnici che aveva appena tentato di esplodere. L’uomo, che ha 57 anni, è stato ricoverato nel reparto di ortopedia. A Montesilvano i Vigili del fuoco hanno spento un incendio che potrebbe essere stato innescato da un petardo. A San Salvo un’automobile parcheggiata in via Rossini, nei pressi dell’abitazione del proprietario, è stata completamente distrutta dalle fiamme, sembra innescate da un petardo scagliato volutamente all’interno della vettura.