Pianella, convegno su Maria Lauretana

L’Associazione Cultour di Pianella, dopo la mostra su De Giosa e la visita al Munda di L’Aquila, organizza il convegno “La beata vergine Maria lauretana tra storia e leggenda”, domenica 14 maggio nella chiesa parrocchiale di Castellana.

Domenica 14 maggio, alle ore 18.30, si terrà presso la chiesa parrocchiale di Castellana l’incontro dedicato alla figura di Maria Lauretana. Il convegno è stato ideato da Loris di Giovanni, uno dei componenti dell’associazione culturale. Lo studioso di storia locale Alessandro Morelli ricorderà la figura dello storico, etnologo e bibliotecario abruzzese Francesco Verlengia (Lama dei Peligni, 14 dicembre 1890 – Chieti, 15 dicembre 1967). Verlengia fu tra i primi ad occuparsi della statua lignea di Castellana, definita “una delle più antiche d’Abruzzo” in un articolo apparso sul quotidiano “La Tribuna” il 27 gennaio 1937. Nell’articolo “L’Arte in Abruzzo – La statua della Madonna di Castellana” è riportata una leggenda sul ritrovamento e sul culto nella zona. Gli abitanti di Castellana edificarono prima una cappella e poi una chiesa, giunta fino ai giorni nostri attraverso modifiche e rifacimenti. Stando alla leggenda, numerosi eventi inspiegabili accompagnarono la costruzione dell’edificio, realizzato con la facciata esposta verso la città di Pianella.

L’evento di domenica, organizzato in collaborazione con la parrocchia, è nato per ravvivare la fede mariana, momento importante per la comunità dei fedeli.

“Spiegare l’origine di un culto in forma leggendaria – si legge nella nota di accompagnamento – esprime il bisogno di un popolo di spiegare e tramandare anche il più semplice degli avvenimenti arricchendolo di eventi prodigiosi per provare la presenza di Dio; a questo poi si aggiunsero le questioni legate alla “giurisdizione” sul feudo e sulla chiesa di Castellana tra i Valignani e l’Università di Pianella, che attraverso una consuetudine il martedì di Pasqua inviava una delegazione con un alfiere in processione  fino a Castellana, consuetudine che sfociò in una controversia nel XVIII secolo”.

Spiega lo studioso Alessandro Morelli:

“Nel Dizionario Geografico-Istorico-Fisico del Regno di Napoli dell’abate Francesco Sacco nel 1796 veniva riportato che “Villa Castellana (…) ha una parrocchia sotto il titolo di Santa Maria Lauretana, (…) il numero dei suoi abitanti ascende a duecentonovantatrè sotto la cura spirituale di un parroco…”. Già nel 1604 ci furono i lavori per salvaguardare la chiesa che minacciava rovina con le spese sostenute dall’Università di Pianella. Successivamente da “Villa” separata di Pianella divenne Universitas, infine fu aggregata e riunita al Comune di Pianella dal 1807 all’interno della chiesa era presente una nicchia di Legno definita , secondo le carte del tempo “vecchia”, che conteneva La Madonna col bambino; essa fu sostituita con la creazione di un nuovo spazio nel muro interno dell’edificio. Nella chiesa era presente nel 1693 un altare in legno “fatto indorare da Domenico Grifoni procuratore essendo curato don Berardino Galante di Civitella Casanova”.

Nel 1739 arrivò la richiesta per l’ampliamento della chiesa, sottodimensionata rispetto ad una popolazione in crescita; la chiesa fu ampliata definitivamente nel 1782.

La Madonna col bambino, definita “Statua miracolosa di Maria Ss.ma delle Castellane” in un documento manoscritto del 1791, recentemente è stata oggetto di un restauro che ha portato alla luce alcuni particolari inediti che saranno spiegati nel convegno dalla restauratrice Cornelia Dittmar, già premiata col “Rosone d’Argento” nel 2015 dalla Pro loco di Pianella per i meriti nel restauro di opere d’arte d’interesse regionale e locale.

 

Marina Moretti: