2021: che sia l’anno del riscatto anche per tutti gli Abruzzesi

Archiviato il 2020, che ha sconvolto le nostre vite e messo a dura prova tutti noi per via del nemico terribile e invisibile del Covid, l’augurio a tutti gli Abruzzesi, e non solo, che il 2021 sia l’anno del riscatto e del seppur lento ritorno alla normalità che abbiamo perduto. Capodanno anche su Rete8.

Il pensiero va prima di tutto a quei corregionali e non che hanno perso i loro cari a causa del Covid e da parte di tutto lo staff di Rete8, col cuore, l’augurio di un 2021 diverso e sereno. Sono stati giorni difficili, una sfida contro un nemico ancor più temibile perché invisibile e subdolo. Ogni giorno a snocciolare dati e numeri su decessi e contagi, e dietro a quei numeri ci sono state storie, drammi, ma anche momenti di speranza, di guarigione, altrettanto intensi. Non dimenticheremo il via vai degli operatori sanitari, e di tutti coloro hanno e stanno continuando a lavorare in zona rossa per la nostra incolumità e per i servizi fondamentali.

Sarà una fine d’anno e un Capodanno diverso, in cui, forse, riscopriremo i valori più intimi e gli affetti veri.

Intanto siamo tornati in zona rossa e lo saremo ancora per qualche giorno fino all’Epifania, tranne il 4.

Il cosiddetto “decreto Natale” dispone, infatti, per il periodo compreso tra il 24 dicembre (già passato ovviamente) 2020 e il 6 gennaio 2021, l’applicazione su tutto il territorio nazionale delle misure previste per:

Le zone rosse, nei giorni 31 dicembre 2020 e 1°, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021.
La zona arancione, il 4 gennaio 2021.
Di seguito le faq principali sulle disposizioni in vigore dal fino al 6 gennaio 2021.

Per le regole, i divieti e le deroghe CLICCA QUI sul sito del Governo. 

CAPODANNO IN ABRUZZO TRA STORIA E LEGGENDE 

Nella sera di San Silvestro musici e cantori con la “Serenata di Capodanno” animano le strade di Pettorano sul Gizio (L’Aquila), uno dei Borghi più belli d’Italia dove ogni anno, con l’occasione, vengono composti nuovi stornelli: le porte delle case si aprono per accogliere i musicisti ai quali i compaesani offrono vino, spumante, ferratelle e altri cibi tipici. E’ solo una delle tradizioni ricordate nella pagina ‘Il fiume d’oro e altre storie: tradizioni e leggende del Capodanno abruzzese’ sul sito del Dipartimento Sviluppo Economico – Turismo della Regione Abruzzo. Ecco ad esempio l’usanza di Scanno dove i giovani cantando e suonando deponevano fiori sui davanzali illuminati e in cambio ricevevano una gallina. O quella di Gessopalena dove la mattina del primo giorno del nuovo anno i ragazzi poveri andavano per le case chiedendo “la bbóna mange”, minestra di legumi, fave e grano; pietanza diffusa anche in paesi come San Giovanni Lipioni e Castiglione a Casauria. Anche a Pescina i ragazzi andavano a chiedere la strenna che qui consisteva in frutta, ciambelle e dolci. Tra le usanze della mattina di Capodanno si ricorda quella delle donne che andavano ad attingere “l’acqua nuova”: le povere la portavano in dono alle famiglie cui erano devote, insieme a un ramo di olivo che all’Epifania sarebbe servito a fare le predizioni: in cambio ricevevano fichi secchi, noci, legumi cotti. Infine la credenza popolare del fiume le cui acque nella notte si fermano e diventano oro a Pettorano sul Gizio, con alcune variazioni presente anche a Celano e a Lanciano.

CAPODANNO SU RETE8

Alle 21.00: “Capodanno in compagnia bella” con ‘Nduccio

Alle 22.30: Speciale Capodanno “Fidati di me”