Pescara, picchiava la moglie per giocare alle slot

Ludopatie-Comune-Pescara-guerra

Scatta la denuncia per un uomo di Pescara che picchiava la moglie per giocare alle slot machine. Pretendeva, a suon di botte, i soldi per le macchinette.

E’ una storia come tante altre, ma per chi la subisce è sempre devastante: avere un familiare schiavo delle macchinette è un inferno difficilmente comprensibile per chi non ha a che fare con la ludopatia. L’ultimo caso arriva da Pescara, dove una donna è stata costretta a sporgere denuncia dopo aver sopportato per anni le violenze e i soprusi dal consorte, sempre a caccia di soldi per giocare alle famigerate macchinette. All’uomo, un 62enne, l’ossessione per il gioco aveva divorato cervello e volontà, l’obiettivo di ogni sua giornata era ottenere con ogni mezzo i soldi per le slot machine; per questo, da anni, avrebbe picchiato la moglie anche davanti al figlio. Totalmente dipendente dal gioco, pare abbia sperperato tutti gli averi della famiglia pur di tentare la fortuna alle macchinette. Una situazione andata avanti a lungo e diventata talmente insostenibile da aver spinto la moglie a denunciarlo. La donna si è rivolta alla Polizia: dopo le indagini del caso, il gip Gianluca Sarandrea del Tribunale di Pescara ha disposto per l’uomo il divieto di avvicinamento alla moglie e al figlio. La donna ha raccontato di essersi vista minacciata anche con un coltello puntato alla gola, di essere stata schiaffeggiata in diverse occasioni e buttata fuori di casa se si rifiutava di dare soldi al marito. Spesso questi episodi violenti avvenivano davanti al figlio, che almeno in un caso sarebbe anche stato picchiato.  

Marina Moretti: