Pescara: movida rumorosa, esposto in Procura

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A Pescara movida rumorosa, con musica e vociare fino alle 4 del mattino: il disagio di alcuni residenti del centro fa partire l’esposto in Procura.

Movida rumorosa a Pescara, musica alta e schiamazzi anche fino alle 4 del mattino: non ci stanno alcuni residenti di piazza primo Maggio, tanto che Enzo De Berardinis si arma di carta e penna e scrive direttamente alla Procura, per manifestare il disagio delle persone residenti in zona piazza Primo Maggio. Musica alta fino all’alba, urla, schiamazzi, lungo la riviera, il tutto a disturbare, secondo De Beraradinis, il vivere civile e quotidiano delle stesse famiglie. A nulla valgono i vetri doppi e tripli delle finestre e la situazione è diventata talmente insostenibile da far partire l’esposto per verificare se ci siano responsabilità.

“Interprete del disagio delle persone abitanti nelle zone adiacenti la piazza Primo maggio e piazza Salotto – scrive – mi sono reso promotore di una raccolta di firme di adesione per segnalare la necessità di accertare se esistono violazioni all’articolo 659 del codice penale, vale a dire disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone. Di qui, la richiesta al Procuratore affinché “ordini una misurazione fonometrica nelle zone e nelle abitazioni citate”, in considerazione del fatto che “le emissioni sonore che si producono durante spettacoli e manifestazioni varie, perduranti quasi quotidianamente fino alle tre del mattino (alle 4 nelle notti di venerdì sabato e domenica), nonchè di quelle programmate per l’intera notte causano notevoli disturbi sia alla vita di relazione che si svolge all’interno delle civili abitazioni, ma ostacolano anche il riposo notturno di quelle categorie di cittadini (bambini e anziani) insensibili ai benefici della movida”.

“Il disagio è di molti – spiega De Berardinis – ma molti non si espongono per paura o perché pensano che sia inutile. Ma così non si può andare avanti, ormai tra i balneatori c’è una deregulation totale, e anche a piazza Salotto sono aumentati per numero e intensità gli spettacoli. Ma anche se ti lamenti, quando alle 4 la musica continua, polizia e carabinieri ti dicono che devi chiamare i vigili, e i vigili però non fanno servizio serale, cosa assurda in una città come Pescara. È un inferno.”