Val Pescara, servizi sociali a rischio in 23 Comuni

Dal 2 gennaio anziani e disabili di 23 Comuni della Val Pescara resteranno senza assistenza: un rischio stop servizi sociali diretta conseguenza della lunga vertenza “Maiella e Morrone”.

Un anno fa esatto lavoratori e lavoratrici della Maiella e Morrone decisero di bloccare i lavori degli assessorati regionali in viale Bovio a Pescara, a distanza di un anno nulla è cambiato e, anzi, la situazione sul fronte servizi sociali per anziani e disabili in ben 23 Comuni della Val Pescara è precipitata. Attualmente in liquidazione, per la Maiella e Morrone c’è una lunga storia di stipendi non corrisposti e promesse disilluse: 60 i lavoratori ancora in servizio presso la cooperativa subentrata alla Maiella e Morrone, la Samidad di Lanciano. Per loro sabato, nell’imminenza del 31 dicembre, c’è la scadenza del contratto ma ad oggi non vi è alcuna proroga o riaffidamento. Questo si traduce in un doppio dramma: occupazionale per i 60 lavoratori e sociale per anziani e disabili che ogni giorno beneficiano di servizi loro indispensabili. Ben 23 i Comuni della Val Pescara coinvolti nella delicata vicenda: ieri, dopo le proteste dei 60 lavoratori, i sindacati sono tornati a far sentire la propria voce, in difesa di posti di lavoro e servizi, sollevando polemiche all’indirizzo di Comuni e Regione. Sempre ieri, è stato proclamato lo stato di agitazione già comunicato al prefetto Provolo: il rischio è che scatti una vera e propria paralisi dei servizi con ciò che questo comporterebbe per i fruitori. Una vertenza quella della Maiella e Morrone che si trascina da oltre due anni e per la quale lo spiraglio offerto dalla cooperativa subentrata, la Samidad di Lanciano, si è tramutato in un ennesimo blocco di servizi e stipendi.

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Barbara Orsini: