Pescara, Tari in ritardo: è corsa contro il tempo

La prima rata scade il 31 marzo eppure a Pescara ci sono ancora diverse famiglie che ad oggi non hanno ricevuto il bollettino per il pagamento della Tari. L’assessore Diodati ammette qualche disservizio e corre ai ripari.

E’ l’assessore Diodati a spiegare ai cittadini, per il tramite della stampa convocata questa mattina a Palazzo di Città, cosa sta accadendo nel disservizio relativo al bollettino per il pagamento della prima rata 2017 della Tari, la tassa sui rifiuti. In scadenza venerdì 31 marzo, non sono pochi i cittadini pescaresi che ad oggi non hanno ancora ricevuto nulla: se da un lato c’è la possibilità di accedere alla propria finestra contributiva on line (sul sito del Comune) e verificare importi e posizioni, dall’altro è pur vero che se si pensa ai cittadini più anziani è evidente che non a tutti si può chiedere di risolvere un disservizio in autonomia “informatica”. In alternativa alla soluzione on line c’è la rata unica che scade il 16 giugno: “Oppure si può attendere l’arrivo del bollettino, che mi hanno garantito ad ore coprirà tutta la città ossia i 60 mila contribuenti, e pagare entro venerdì tenendo conto-precisa Diodati- che fino al 15 aprile non vi saranno more ad eccezione dello 0,1% al giorno sull’importo della singola rata”.

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