Faggete vetuste: primo sito Unesco in Abruzzo

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Le faggete vetuste del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, patrimonio dell’Unesco: primo sito protetto in Abruzzo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Oggi la consegna del riconoscimento.

L’assessore regionale ai Parchi e Riserve, Donato Di Matteo e il consigliere regionale Lorenzo Berardinetti consegneranno un riconoscimento al presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Antonio Carrara, al presidente della comunita’ del Parco Antonio Di Santo e ai sindaci di Villavallelonga, Lecce nei Marsi, Pescasseroli, Scanno e Opi per il riconoscimento conquistato, primo sito Unesco in Abruzzo. Nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise sono state selezionate cinque faggete, per una superficie complessiva di 937 ettari, ricadenti nei comuni della provincia dell’Aquila. Oltre a Val Cervara, in vita da oltre 500 anni, sono state riconosciute le faggete di Moricento (Lecce nei Marsi), Coppo del Principe e Coppo del Morto (Pescasseroli) e Cacciagrande (Opi).

Le faggete abruzzesi rientrano nel patrimonio Unesco ‘Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d’Europa’, riconosciuto nel 2007, ampliato nel 2011 con alcune foreste tedesche e ulteriormente allargato lo scoso luglio a foreste di altri 13 Paesi europei, tra cui l’Italia. Al riconoscimento hanno collaborato anche l’universita’ della Tuscia e la Direzione generale per la protezione della natura del Ministero dell’Ambiente.

IL SERVIZIO DEL TG8:

“Nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise – spiega l’assessore della Regione Abruzzo Di Matteo – sono stati individuati ben 5 nuclei di faggeta ricadenti in cinque comuni, siti che si contraddistinguono per l’elevata naturalita’ e per la specifica collocazione geografica lungo il crinale principale dell’Appennino. Proprio queste sono state le motivazioni che hanno convinto la commissione giudicatrice. Un risultato straordinario per la nostra Regione e per il territorio del Parco Nazionale, al quale va il riconoscimento per l’impegno profuso in questi anni. Un primato anche a livello nazionale, considerato che e’ la prima volta che una foresta italiana viene inserita nella lista dei patrimoni dell’umanita’”.

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