Farindola, il giorno dei commenti

Farinola, il giorno dei commenti. Il giorno dopo i sei avvisi di garanzia emessi dalla Procura pescarese in merito alla tragedia dell’hotel Rigopiano a Farindola, in cui lo ricordiamo il 18 gennaio scorso una valanga venuta giù dal Monte Siella ha provocato la morte di 29 persone, i familiari delle vittime esprimono una moderata soddisfazione in quanto, è stato detto, qualcosa si sta muovendo per fare chiarezza e ricercare le responsabilità.

Tra i sei indagati figura anche il Sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, il quale stamani, a margine di una manifestazione nazionale sulla salute e sicurezza organizzata da Confindustria proprio nel suo comune, torna sulla tragedia ed ha sottolineato che si aspettava l’avviso di garanzia, un atto dovuto della magistratura per fare piena chiarezza sulla dolorosa vicenda.

“E’ giusto che ci sia un approfondimento delle indagini con le persone coinvolte, ha sottolineato il primo cittadino, il quale ha ribadito di aver piena fiducia nel lavoro svolto dalla magistrature. Lacchetta ha inoltre ribadito di aver dato mandato ad un pool di avvocati per approntare una strategia difensiva che consenta di far emergere la verità e le eventuali responsabilità”.

In piazza oggi a Farindola presenti anche le telecamere dei Tg nazionali e della trasmissione Rai Chi l’ha Visto in cerca di testimonianze sulla tragica vicenda e commenti sui sei avvisi di garanzia. A parlare ai microfoni del Tg8, Davide Giancaterino, fidanzato di Linda Salzetta, la dipendente dell’Hotel Rigopiano deceduta, sorella di Fabio, il tuttofare della struttura ricettiva scampato alla furia della valanga. Davide si dice moderatamente soddisfatto dell’attività della Procura in quanto qualcosa si sta muovendo per risalire alla verità e ricercare i responsabili. Il giovane si è detto sorpreso in quanto nella lista degli indagati mancano i nomi dei responsabili della Regione Abruzzo e della Prefettura di Pescara. Confida che i prossimi sviluppi dell’inchiesta portino novità su questo fronte.

“L’Albergo andava evacuato, era una tragedia evitabile e non si può addossare la responsabilità al caso o alla furia della natura, ha aggiunto ancora Davide Giancaterino. Per mantenere alta l’attenzione ed accesi i riflettori sulla tragica vicenda, ha aggiunto, è stato costituito un apposito Comitato dei parenti delle vittime, ed ogni 18 del mese, ha detto ancora, organizzeremo un’iniziativa affinché la vicenda non finisca nell’oblio”. “Per le famiglie delle vittime si inizia ad intravedere una luce di giustizia e sono lieti che quanto meno la magistratura stia facendo il proprio dovere anche se  colpisce il totale silenzio delle istituzioni, visto che nessuno si sta preoccupando delle conseguenze di quanto accaduto sulla vita dei superstiti e dei familiari delle vittime. Basti pensare al caso clamoroso del piccolo Edoardo che ha perso i suoi genitori e che non ha visto nessuno degli enti più vicini porsi il problema di come potrà crescere il bambino e di come potrà andare avanti”.

IL SERVIZIO DEL TG8: