Per la 12enne violentata e ricattata a Sulmona spuntano due nuovi testimoni: un 50enne e suo figlio 14enne. Oggi saranno ascoltati come persone informate sui fatti
La ragazzina di 12 anni sarebbe stata costretta ad avere rapporti sessuali con la minaccia di diffondere i video in rete. Oggi si è appreso di due nuovi possibili testimoni: un 50enne e il figlio 14enne. Sarebbe stato lo stesso genitore, preoccupato per le conversazioni del figlio in chat e sul telefono, ad avere chiamato i Carabinieri. Le sue dichiarazioni odierne potrebbero chiarire diversi aspetti della terribile vicenda.
Al momento gli indagati restano tre: un 14enne, non imputabile ai tempi in cui sarebbe cominciata la violenza alla bambina, e gli altri due, il 18enne finito nella vicenda dall’inizio e un 17enne il cui presunto coinvolgimento è emerso successivamente. Devono rispondere di violenza sessuale aggravata e pornografia minorile in concorso per la produzione di filmati a contenuto sessualmente esplicito. Secondo il legale di uno dei due, Raffaella D’Amario, il 17enne avrebbe avuto un ruolo solo marginale. Gli altri due ragazzi sono difesi dagli avvocati Alessandro Margiotta e Alessandro Scelli.
