Waterfront Center: Il Comune di Pescara immobile

Waterfront Center: Il Comune di Pescara immobile rispetto ad una vicenda controversa passata, sotto forma  di carta bollata, tra gli uffici di Tar e Consiglio di Stato, ma che merita, sotto il profilo della denuncia politica, un adeguato approfondimento.

Il tutto risale a non meno di 4 anni fa quando un paio di costruttori ottengono l’autorizzazione per realizzare tre palazzine nel Piano Particolareggiato 2 zona Marina Sud. Un progetto osteggiato dall’allora consigliere comunale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo che presentò ricorso al Tar. I giudici amministrativi recepirono le ragioni ma respinsero l’istanza perchè Acerbo in qualità di consigliere comunale non poteva presentarla, un’istanza simile, però, la presentò il titolare di un noto Hotel della riviera, questa fu accolta disponendo la sospensione dei lavori. Colpo di scena, però, tre anni dopo quando grazie al  maxiemendamento alla Legge di Stabilità, approvata meno di un anno fa, passò un’interpretazione autentica e quindi retroattiva che di fatto sbloccava a favore dei costruttori il cantiere. nel frattempo la Regione, in base alle norme sul rischio alluvioni ed esondazioni, ha disposto il divieto a costruire in aree sensibili tra queste il PP2 della Riviera Sud di Pescara. A questo punto il Comune non avrebbe dovuto far altro che disporre una nuova sospensione dei lavori, come suggerito anche da un’interrogazione al Genio Civile dei consiglieri del M5S:

“Da questa segnalazione abbiamo scoperto – spiega Maurizio Acerbo – che il Genio Civile ha già scritto al Comune ma che questo ha fatto orecchie da mercante. Io credo- prosegue Acerbo – che noi abruzzesi siamo molto bravi a farci le nostre “Ombrine”, questo manufatto va contro ogni idea di valorizzazione e tutela delle nostre bellezze come la spiaggia ed il mare e che, tra l’altro, non sarà nemmeno quello che all’origine doveva essere, ovvero una struttura ricettiva, visto che, secondo mie informazioni, ha ottenuto anche il cambio d’uso. Ci sono responsabilità precise su questa vicenda e riguardano in primis il Pd di Pescara a cominciare dal sindaco Marco Alessandrini, il Nuovo Centro destra, visto che la relatrice della Legge di stabilità che ha dato via libera all’opera era l’attuale sottosegretario alla Giustizia la senatrice pescarese Federica Chiavaroli, Forza Italia, partito d’opposizione in Comune ma stranamente silente sul tema ed in qualche modo anche il governo regionale che consente che venga calpestata una sua norma e si proceda tranquillamente alla realizzazione di tre palazzoni di sette piani che andranno a creare un muro di fronte al mare.”