Vaccini: in arrivo 21.900 dosi di Nuvaxovid. Dal primo marzo quarta dose per i fragili

Arriva anche in Abruzzo Nuvaxovid, il primo vaccino contro il Covid-19 a base di proteine autorizzato in Europa. Il direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Università di Chieti Jacopo Vecchiet al Tg8 spiega come funziona e auspica che possa convincere anche i più scettici a vaccinarsi.

In Abruzzo nei prossimi giorni arriveranno 21.900 dosi di Nuvaxovid, il nuovo vaccino anti-Covid dell’azienda farmaceutica statunitense Novavax che potrebbe convincere anche i 120mila abruzzesi più diffidenti e spingerli a farsi vaccinare.

Si tratta della prima fornitura, in base al piano di ripartizione stabilito dalla Struttura Commissariale nazionale. Lo comunica l’Assessorato regionale alla Salute che fa sapere che 5mila dosi saranno assegnate alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 6.400 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 5.300 dosi Asl di Pescara e 5,200 alla Asl di Teramo.

La data di consegna dei vaccini non è stata ancora formalizzata dalla Struttura, ma dovrebbe coincidere con la fine del mese e sarà tempestivamente comunicata ai cittadini.

In una nota si legge che: <Per le somministrazioni (riservate alle categorie e fasce di età indicate nell’ultima circolare ministeriale) ogni Asl potrà adottare il proprio modello organizzativo. L’indicazione generale è comunque quella di procedere all’accesso libero senza prenotazione, in quanto tutte le aziende avranno a disposizione un quantitativo adeguato di Novavax.

Intanto, dal primo marzo, i circa 21mila cittadini abruzzesi individuati come soggetti fragili in base alle indicazioni della circolare ministeriale dello scorso ottobre, potranno volontariamente chiedere la somministrazione della quarta dose.

Anche in questo caso l’accesso agli hub sarà libero e senza necessità di prenotazione: è sufficiente che siano trascorsi almeno 4 mesi dalla somministrazione della terza dose>.

Per quanto riguarda il vaccino di Novavax in Italia e negli altri Stati dell’Unione europea , dopo l’accordo stipulato con la Commissione Ue, è prevista una fornitura di 100 milioni di dosi, con l’opzione per altre 100 milioni. In vista delle prime somministrazioni anche nel nostro Paese, il ministero della Salute ha diffuso una circolare con le indicazioni d’uso.

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Il professore Jacopo Vecchiet (nella foto), direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Università di Chieti, al Tg8 spiega che: <Prevede un ciclo di due dosi somministrate a distanza di 21 giorni l’una dall’altra. Si conserva a una temperatura compresa tra 2 e 8 gradi, quindi nella normale catena del freddo dei vaccini>.

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