Università: la “d’Annunzio” avanza nella classifica Censis

L’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti e Pescara occupa il 14º posto nella classifica Censis dei grandi atenei statali, con un punteggio di 80.0, guadagnando 3 posizioni rispetto all’anno precedente.

Risultati positivi per l’ateneo Chieti-Pescara nella classifica CENSIS delle Università italiane per il 2025/2026 pubblicata qualche giorno fa e relativa ai grandi Atenei, quelli cioè che hanno tra i 20.000 e i 40. 000 studenti iscritti.

La “d’Annunzio” avanza rispetto al passato e si colloca al 14° posto tra i grandi Atenei italiani con un punteggio medio di 80. Secondo le valutazioni elaborate dal CENSIS, l’Ateneo ottiene i migliori punteggi per le strutture (94) e per la Comunicazione e i Servizi digitali (87) registrando miglioramenti per tutte le altre categorie analizzate: i servizi ottengono un punteggio di 76 rispetto al 72 dello scorso anno, le borse 75 rispetto a 69 del 2024/2025, l’internazionalizzazione 72 rispetto a 71 e ben dieci punti in più per l’occupabilità che da 66 dell’anno scorso è passata ai 76 di quest’anno. Questi risultati hanno consentito un recupero delle posizioni rispetto alla classifica 2024/2025 e lasciano presagire ulteriori progressi per il prossimo anno.

“LA Classifica CENSIS 2025/2026 – commenta il Rettore della “d’Annunzio”, Liborio Stuppia – ci consegna un giudizio analitico molto incoraggiante. I termini freddamente numerici riusciamo a leggerli come indicazioni di quel che si è fatto e anche di quello che si va facendo e che avrà una sua certificazione l’anno prossimo: dallo sviluppo e dal recupero delle strutture dell’Ateneo alle politiche di incremento delle borse, dal progredire continuo sulla strada della internazionalizzazione alla sensibilità di collegamento con imprese e mondo produttivo che ha consentito il balzo in avanti dei numeri sull’occupabilità.

Un elemento possiamo aggiungerlo – prosegue il Rettore Stuppia – perché accompagna significativamente questi progressi ed è quello delle immatricolazioni che, allo stato, registrano un incremento tra il 4 ed il 5%, un dato che, unito alla stabilità delle iscrizioni complessive, attestato ben oltre la soglia dei 21.000 studenti, delinea un quadro di prosperità e di ulteriore capacità di crescita e di sviluppo dell’Università “Gabriele d’Annunzio”.

Siamo ben consapevoli che né questo miglioramento – sottolinea Stuppia – né nessun altro passo in avanti in qualsiasi classifica nazionale o internazionale possono consentirci una sosta per contemplare un successo, perché ogni risultato positivo richiede ulteriore impegno, nuove energie, una rafforzata capacità di leggere il futuro e di realizzare le condizioni affinché esso si traduca nel domani di questo Ateneo.

Non posso infine dimenticare – conclude il Rettore – di ringraziare gli organi accademici, il management dell’Ateneo e tutte le persone, tra docenti, dipendenti e collaboratori, che ogni giorno mettono passione e capacità affinché la “d’Annunzio” possa essere non solo numericamente una grande Università italiana”.

Paolo Durante: