L’Università d’Annunzio” ha intenzione di mettere in vendita l’Ateneo telematico. Il rettore Stuppia: “Porterebbe benefici finanziari”
UdA e Unidav sono destinate a separarsi? Il consiglio di amministrazione dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti Pescara ha deliberato di avviare l’iter di cessione dell’Ateneo telematico “Leonardo da Vinci” che ha sede a Torrevecchia Teatina ed ha costituito un tavolo tecnico-operativo con il compito di sviluppare, con la massima tempestività, una proposta da sottoporre al medesimo cda, sulle modalità da adottare per collocare sul mercato Unidav e sull’iter procedurale da seguire. A breve saranno presentati i primi risultati del tavolo tecnico.
Al Tg8 il rettore, Liborio Stuppia, spiega che “Questa operazione può portare anche benefici finanziari in un periodo difficile per gli enti statali. Tra gli obiettivi strategici della D’Annunzio c’è il potenziamento dell’insegnamento universitario a distanza, oggi perseguibile anche nell’ambito delle università presenziali (non telematiche).
L’Università d’Annunzio è partner del Digital Hub Edunext, un ecosistema digitale innovativo che punta su inclusività, innovazione e flessibilità. La rete Edunext coinvolge 35 Università e cinque istituzioni Afam, con l’obiettivo di modernizzare l’istruzione superiore.
Come è noto la Fondazione della nostra Università controlla quella telematica “Leonardo da Vinci” che ha come proprio fine istituzionale lo svolgimento di corsi universitari a distanza. La suddetta scelta strategica di integrare l’insegnamento universitario a distanza nell’Ateneo rende evidentemente ultroneo il mantenimento di una struttura controllata per svolgere sostanzialmente la medesima attività”.
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