Ud’A: laboratori di scrittura creativa con Victor del Arbol

Laboratori di scrittura creativa all’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti Pescara, oggi e domani, con lo scrittore spagnolo Victor del Arbol che al Tg8 parla del dolore come strumento creativo

I laboratori di scrittura creativa offrono strumenti per sviluppare la creatività e la capacità di scrivere, concentrandosi sull’ideazione e sulla strutturazione di testi narrativi. Oggi e domani saranno tenuti, nel campus universitario di Pescara, da Victor del Arbol, scrittore spagnolo pluripremiato e membro onorario del Corpo accademico dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara.

Una iniziativa del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture moderne, diretto dal professor Ugo Perolino, che rientra nel quadro delle attività dei Piani di orientamento e tutorato UniSco rivolto agli studenti degli Istituti superiori, in particolare l’Istituto Tecnico Statale “Aterno-Manthoné” ed il Liceo linguistico “Guglielmo Marconi” di Pescara, con il tutoraggio degli studenti universitari della Laurea Magistrale.

La professoressa Sara Piccioni, docente di Lingua, traduzione e linguistica spagnola presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture moderne della Università d’Annunzio spiega «che “Mentre nella prima parte della giornata del 12 l’intervento di Victor del Arbol si incentrerà sulla traduzione e si svilupperà come un dialogo con Pierpaolo Marchetti, suo traduttore italiano, i tre seminari successivi, impostati come laboratori di scrittura creativa, esploreranno il tema del dolore come strumento creativo, declinato in dolore dei campi di concentramento, dolore della colpa e dolore del vuoto».

Victor del Arbol, che ha dato alle stampe il suo ultimo libro “Il tempo delle belve”, guida i partecipanti alla lettura di autori della letteratura universale, per comprendere come, attraverso tecniche, argomenti e temi diversi, sia possibile trasformare l’aneddoto individuale, biografico ed artistico in narrazione universale.

Pierpaolo Marchetti, traduttore italiano di Victor del Arbol, ha parlato delle difficoltà che incontra nel ridare al testo l’emotività che l’autore trasmette attraverso le sue opere ed ha spiegato «E’ inoltre difficile che immergersi nel contesto culturale e nella lingua. Poichè ogni paese parla un castigliano totalmente differente in quanto è una lingua che si evolve continuamente ed è difficile stare dietro ai questi mutamenti repentini».