UdA: Alzheimer, 750 mila dollari per l’equipe del professore Stefano Sensi

Importante riconoscimento della comunità scientifica internazionale per l’Università d’Annunzio e per il Centro di Riabilitazione Cognitiva per le Demenze e la Demenza di Alzheimer, diretto dal professore Stefano Sensi, che permetterà di continuare a studiare e a prevenire patologie molto diffuse tra la popolazione.

Si tratta di un finanziamento di 750 mila dollari, fondi per la ricerca, che viene assegnato all’equipe guidata da Stefano Sensi, professore ordinario di Neurologia dell’Università d’Annunzio, direttore del Centro di Riabilitazione Cognitiva per le Demenze e la Demenza di Alzheimer, che ha sede San Valentino in Abruzzo Citeriore , e direttore dell’Unita’ di Neurologia Molecolare del Centro di Eccellenza per lo Studio dell’Invecchiamento e Medicina Traslazionale del Ce.SI.- MeT.

Soltanto 23 Enti ed Istituzioni a livello mondiale hanno ricevuto finanziamenti dalla Alzheimer Association, la principale associazione internazionale per la ricerca sulle demenze, patologie molto diffuse a livello mondiale e di cui soffre almeno un milione di italiani.

Il Centro di Riabilitazione Cognitiva per le Demenze e la Demenza di Alzheimer è una struttura socio sanitaria della Asl di Pescara che ha sede San Valentino in Abruzzo Citeriore che è diventato un vero fiore all’occhiello per il paese – Borgo Autentico d’Italia che si trova alle porte della Maiella. La diagnostica delle demenze consente attualmente di rilevare in fase precoce la malattia anche grazie all’uso combinato di tecniche di neuroimaging e di biomarkers molecolari.

Il professore Sensi e la sua equipe stanno studiando e implementando tecniche di “training cognitivo” anche attraverso una palestra per la mente che potrebbe ritardare i processi di invecchiamento cerebrale ed i processi degenerativi tipici della demenza di Alzheimer. Le attività consistono in training con tecniche classiche ma anche l’impiego di ausili computerizzati che fanno uso di realtà virtuale e di realtà aumentata.

Il professor Sensi spiega che “c’è grande richiesta di assistenza per questo tipo di problematiche legate all’invecchiamento e lavoriamo per offrire un servizio assistenziale di qualita’ ma come mondo scientifico otteniamo anche il massimo beneficio dall’enorme feedback sulla malattia proprio mediante i nostri pazienti. Saperne di più  sui determinanti di malattia consente di offrire una risposta terapeutica sempre piu adeguata. Un ideale connubio fra mondo della ricerca e circuito dell’assistenza che porta a maggiori conoscenze e migliori trattamenti”.

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