La riorganizzazione delle Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) da parte della ASL di Teramo ha suscitato un acceso dibattito tra istituzioni sanitarie e organizzazioni sindacali.
Il Direttore Generale Maurizio Di Giosia ha ribadito, durante la conferenza stampa di questa mattina, che non è previsto alcun piano di chiusura delle UCCP, ma un processo di razionalizzazione e rimodulazione volto a ottimizzare i costi, garantire la sostenibilità economica del servizio e rispettare le norme vigenti, le indicazioni regionali e quanto disposto dalla legge finanziaria.
Di Giosia ha precisato che “Qui non è questione di risparmio, ma di ottimizzazione e di rispetto delle indicazioni regionali e nazionali”. La riorganizzazione mira inoltre a preparare il terreno per l’integrazione delle UCCP nelle future Case di Comunità, dove il personale di supporto sarà fornito direttamente dall’azienda sanitaria.
Saranno comunque 25 i professionisti impiegati nelle UCCP, di cui 10 reclutati appositamente per il servizio, 20 unità di personale amministrativo e 14 infermieri individuati su graduatoria. Nel Teramano sono cinque le unità attive: a Teramo, Montorio al Vomano, Sant’Egidio alla Vibrata, Villa Rosa e Mosciano San’Angelo.