Tutela del domicilio : si firma anche a Pescara

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Anche a Pescara è possibile firmare, fino al 15 maggio , la proposta di legge sulla tutela del domicilio.

Fino al prossimo 15 maggio anche a Pescara è possibile firmare per la proposta di legge di iniziativa popolare depositata in Cassazione intitolata “Misure urgenti per la massima tutela del domicilio e per la difesa legittima”. La proposta dovrà raccogliere almeno 50.000 firme per essere discussa  e votata. Possono firmare i residenti , muniti di documento di riconoscimento, presso gli uffici Urp di piazza Italia, dal lunedì al venerdi dalle 9.30 alle 12 e il martedì e giovedì dalle 15 e 30 alle 17.

L’assessore comunale all’Anagrafe e Partecipazione  Laura Di Pietro spiega che “Si tratta di un argomento purtroppo  diventato di attualità negli ultimi anni e che si aggrava sempre di più di mese in mese ovunque in Italia. E’ una proposta di legge di iniziativa popolare indetta da Italia dei valori che punta a punire più severamente la violazione del domicilio col raddoppio delle pene, escludendo qualsiasi responsabilità per danni subiti da chi volontariamente viola la dimora altrui e di accrescere la possibilità di legittima difesa senza incorrere nell’eccesso colposo, quando c’è di mezzo l’incolumità propria o di altri, mentre il delitto sarà sempre punibile d’ufficio se funzionale al compimento di altri delitti perseguibili d’ufficio, come la rapina o il furto. Si punta non a trasformare in sceriffi i proprietari-vittime di furti, ma a misurare e tutelare il diritto di ognuno a difendersi e difendere la propria incolumità e proprietà minacciate, anzi, la proposta vuole fare da deterrente: chi si introdurrà nei privati domicili saprà, dunque, di pagare più severamente il reato e di non potersi trasformare da aggressore in vittima chiedendo il risarcimento di eventuali danni. Per le stesse ragioni chi difende l’incolumità o i beni propri o altrui all’interno del proprio domicilio non potrà rispondere della propria condotta, neppure a titolo di eccesso colposo in legittima difesa”.