Tragedia via Isonzo. Case agli immigrati, chi interviene?

Dopo la tragedia di via Isonzo a Montesilvano si riaccendono i riflettori sulle case affittate agli immigrati. Il Comune chiede interventi tempestivi.

All’indomani della tragedia in via Isonzo a Montesilvano si riaccende la polemica sulle case affittate agli extracomunitari. Il Comune effettua controlli costanti ma sollecita interventi tempestivi alle autorità competenti. A parlare al microfono del Tg8 è l’assessore alle politiche sociali Ottavio De Martinis il quale, esprime il proprio dispiacere per la morte del senegalese di 52 anni , non in regola con il permesso di soggiorno, precipitato ,ieri mattina al civico numero 6 di via Isonzo, mentre tentava di sfuggire alle fiamme dell’incendio divampato all’interno di un appartamento che si trova al sesto piano del palazzo che è nei pressi della riviera di Montesilvano. Il rogo, in cui è rimasto ferito anche un altro senegalese, è stato spento ma la polemica divampa nuovamente sul fenomeno diffuso delle case affittate agli extracomunitari senza rispettare le regole. Troppo spesso accade che gli appartamenti vengano presi in locazione da persone senza permesso di soggiorno e che  in una stessa unità immobiliare si trovino a condividere spazi angusti fino a 12- 15 persone. L’assessore De Martinis spiega che la Polizia municipale effettua controlli quotidiani e cita il caso di via Ariosto dove il sindaco Francesco Maragno ha emesso un’ordinanza di sgombero. La situazione è complessa ricorda l’assessore e accade frequentemente che chi deve intervenire non lo faccia tempestivamente.