Tragedia Rigopiano: il ricordo di un soccorritore stasera a “In Cronaca”

Alla vigilia del secondo anniversario della tragedia all’Hotel Rigopiano, la rubrica “In Cronaca” torna a quei drammatici momenti attraverso il toccante racconto di uno dei primi soccorritori.

Fabio Pellegrini, istruttore di scialpinismo di Loreto Aprutino, alla notizia della valanga non esitò un istante, si vestì in fretta lasciando a casa la moglie e i suoi due figlioli, e si mise sulla strada per Rigopiano. Il suo intervento si rivelò fondamentale perché fu lui a fare da guida alla colonna dei soccorritori già sul posto, ma non fu un’impresa facile, perché, in piena notte, con temperature sotto lo zero e la neve copiosa che ancora cadeva dal cielo, Fabio e gli altri uomini dei soccorsi, percorsero 18 chilometri a piedi, dal punto di ritrovo a Penne fino al luogo della tragedia. Fabio, intervistato da Jennifer Di Vincenzo, è tornato per la trasmissione “In Cronaca” in onda questa sera, eccezionalmente alle 23.00 invece che alle 22.3o, su quella maledetta strada dando sfogo ai suoi pensieri e ai suoi ricordi. Non ha mai ricevuto riconoscimenti ufficiali per quella straordinaria impresa, ma si consola con la gratitudine che quotidianamente gli viene mostrata dalla gente, in particolare dai parenti delle vittime, alcune tra loro suoi grandi amici, ed è stato proprio il pensiero di  quegli amici, sepolti sotto le macerie dell’Hotel, a dargli la forza:

”  L’emozione che si prova a salvare delle vite, penso ad esempio a Giampiero Parete e alla sua famiglia, non si può descrivere – racconta commosso Fabio – basta una stretta di mano, uno sguardo ed uno scambio di vedute e non c’è ricompensa migliore, in fondo è così che è nata un’amicizia con Giampiero, ma resta anche il rammarico per tutti gli altri, per il mio caro amico Piero Di Pietro e per i ragazzi che lavoravano nell’Hotel e che conoscevo bene, i loro volti non li dimenticherò mai.”

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