Era l’8 agosto del 1956 quando si verificò una delle più gravi tragedie della storia. Nella miniera di carbone di Bois du Cazier (appena fuori la cittadina belga di Marcinelle) si sviluppò un incendio che causò la morte di 262 minatori, 136 italiani, di cui 60 abruzzesi. Il messaggio di Mattarella.
La ferita si riapre, 69 anni dopo la tragedia di Marcinelle. Nella miniera belga morirono 262 persone 132 italiani 60 abruzzesi per le ustioni, le ferite e i gas tossici. La commemorazione a Manoppello, il centro che pagò il suo alto prezzo di vittime come gli altri paesi del comprensorio. Alla celebrazione di questa mattina, presente tra gli altri politici, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. La tragedia coincide con la ventiquattresima Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo.
Tra i tanti ricordi dolorosi anche quello di Lucia Romasco, che racconta un piccolo miracolo avvenuto proprio in quel giorno con Camilla Iezzi che è nata durante i funerali del padre, la mamma ha avuto le doglie in chiesa.
Contemporaneamente in Belgio si trova una delegazione di Manoppello con il sindaco, Giorgio De Luca. La delegazione è ospitata a Charleroi, dalla direzione dell’ex sito minerario, oggi museo e centro studi, patrimonio Unesco guidato da Colette Ista, per prendere parte alle commemorazioni ufficiali promosse dal Belgio, alla presenza di autorità italiane ed europee.
L’incontro a Manoppello è presieduto dal vice sindaco, Giulia De Lellis con il presidente del consiglio comunale Davide Iezzi. Prevista la lettura dei nomi dei minatori abruzzesi, la deposizione dla corona d’alloro al monumento che li ricorda con la partecipazione di familiari e testimoni.
Le celebrazioni proseguono anche nei comuni limitrofi di Turrivalignani, Lettomanoppello e Serramonacesca-Passo Lanciano e si concluderanno la sera, alle ore 21 in piazza Marcinelle, con il recital Reditus, la via del ritorno.
IL MESSAGGIUO DI MATTARELLA. “La tutela dei lavoratori, la lotta contro ogni forma di sfruttamento restano un’urgente necessità, che risponde a princìpi di civiltà, a un dovere universale”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio in occasione del sessantanovesimo anniversario della tragedia di Marcinelle e la ventiquattresima Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo.
“Come ogni anno, si rinnovano ricordo e commozione per la tragedia di Marcinelle , in cui persero la vita duecentosessantadue minatori, centotrentasei italiani, vittime di un fatale incidente sul lavoro”, afferma il capo dello Stato.
“Un tributo che si estende a tutti i lavoratori italiani deceduti in luoghi lontani dall’Italia, prevalentemente per stato di necessità, lavoratori che seppero contribuire con impegno, onestà e dedizione alla prosperità dei Paesi che li accolsero”.
“Dal 2001, la data dell’8 agosto è riconosciuta come la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. I gravi fenomeni in atto in diverse aree del mondo, da quelli climatici, ai conflitti in atto, spingono all’incremento di flussi migratori non volontari, fattori che, spesso, innescano conseguenze con significative ricadute demografiche e sociali, sulle stesse condizioni di lavoro. La tutela dei lavoratori, la lotta contro ogni forma di sfruttamento restano un’urgente necessità, che risponde a princìpi di civiltà, a un dovere universale”, conclude.
IL SERVIZIO DEL TG8