Test sierologici nelle scuole abruzzesi: ecco le criticità ancora da risolvere

Secondo il sindacato Snals-Confsal Abruzzo i test sierologici nelle scuole dovrebbero essere obbligatori e prorogati di almeno due settimane oltre il sette settembre per consentire anche agli insegnanti supplenti, le cui nomine non sono state ancora ultimate, di potersi sottoporre allo screening.

In Abruzzo, come in altre regioni italiane, poichè i test sierologici non sono obbligatori, non c’è stata una massiccia adesione tra docenti e personale che opera nelle scuole. Questa è una criticità afferma il segretario regionale Carlo Frascari parlando delle problematiche legate alle misure anti-Covid19 messe in campo dal governo e dalle Regioni.

Il professore Frascari è favorevole allo slittamento dell’apertura delle scuole abruzzesi al 24 settembre annunciato dal governatore Marco Marsilio che consentirebbe di risparmiare la doppia sanificazione dei plessi scolastici che ospiteranno i seggi elettorali in occasione delle amministrative del 20 e 21 settembre. Sanificazione che altrimenti dovrebbe essere effettuata prima della riapertura della scuole e dopo le elezioni.  Intanto dal tavolo regionale, al quale ha partecipato anche l’assessore alla Salute Nicoletta Verì, è emersa la volontà di tutti a porre in atto tutte le iniziative possibili per prevenire contagi. A tal proposito un appello viene rivolto alle famiglie affinchè ci sia piena collaborazione per garantire la salute pubblica.

Frascari spiega: “Come Sindacato abbiamo il compito e il dovere di proteggere i lavoratori della scuola e gli alunni e stiamo sensibilizzando i docenti a sottoporsi ai test sierologici. Per gli studenti l’utilizzo dei termoscanner annunciato dall’assessore Verì potrebbe essere importante per la prevenzione del coronavirus.

In Abruzzo ci sono 1200 plessi scolastici e non sappiamo se tutti potranno essere dotati di questo tipo di apparecchiatura, simile a quella che si trova negli aeroporti. Il problema è legato ai fondi necessari per acquistare questa strumentazione e non sappiamo se il Ministero dell’Istruzione potrà intervenire con finanziamenti. Noi vogliamo continuare a sottoporre all’attenzione delle Istituzioni competenti e delle famiglie i problemi esistenti ed auspichiamo che, nonostante la loro complessità, possano essere risolti”.

L’Ufficio Scolastico Regionale ha avviato una campagna di sensibilizzazione auspicando che tutti gli insegnati e il personale che opera nelle scuole accolga l’invito a sottoporsi ai test sierologici.