Terremoto ad Amatrice 4.2 a 9km da Campotosto

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Una scossa di terremoto ad Amatrice di magnitudo 4.2 è stata registrata alle 00:34.

Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 8 km di profondità; l’epicentro è stato a 3 km da Amatrice, 9 da Campotosto (L’Aquila), 15 da Cortino (Teramo), 16 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e 56 km da Terni. Nessun danno segnalato a persone o cose e’ stato registrato dopo la scossa registrata ad una profondita’ di soli 8 km, quindi ancor piu’ avvertita. Le verifiche subito scattate da parte del Dipartimento nazionale della Protezione civile hanno escluso che nei Comuni di Amatrice, Accumoli e Campotosto, i piu’ vicini – tra i 3 e i 10 km – all’epicentro sismico, ci fossero conseguenze. Stessa situazione negli altri centri dell’area, collocati a una distanza maggiore e dove pero’ la forte scossa, inizialmente indicata di magnitudo 4.3, poi 4.2 e infine 4.0 , e’ stata distintamente avvertita. E’ stata sentita dagli abitanti di Norcia, Cascia, Leonessa, Cortino (Teramo), Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Anche a Roma c’e’ stato chi ha percepito l’evento sismico. Le verifiche hanno riguardato ovviamente anche le dighe artificiali esistenti nell’area, e l’Enel si e’ subito attivato in tal senso, segnalando che i controlli visivi effettuati hanno confermato la sicurezza delle opere mentre sono in corso le verifiche strumentali previste. I controlli da parte di tecnici Enel proseguiranno nelle prossime ore mantenendo la continua informazione e interazione con l’autorita’ nazionale competente al controllo dighe e con il Dipartimento di Protezione civile. Intanto emerge che dalle prime analisi condotte dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia il terremoto della scorsa notte è legato alla sequenza che si è attivata il 24 agosto 2016.

La sismologa Lucia Margheriti dell’Ingv  afferma che “Il terremoto ricade nell’area interessata dalla sequenza del 24 agosto 2016. In quell’area si continua a registrare un numero di terremoti superiore rispetto a quello rilevato in precedenza. Tutta la zona è ancora attiva, non consideriamo la sequenza finita”.

ANCORA DANNI AGLI EDIFICI INAGIBILI DI CAMPOTOSTO

“Stamani con i tecnici comunali abbiamo fatto un sopralluogo speditivo molto veloce e abbiamo verificato che la scossa di questa notte ha causato un aggravamento di lesioni già esistenti nelle case inagibili. Comunque, non ci sono stati crolli. Anche per la neve, il gelo e il freddo, nessuno è uscito fuori dalle case agibili e dai map. Nonostante la scossa sia stata avvertita distintamente e la paura sia tornata a farla da padrone tra di noi”.

Così il sindaco di Campotosto (L’Aquila), Luigi Cannavicci, facendo il punto sulle conseguenze della scossa 4.0 che ha avuto come epicentro Amatrice (Rieti). Cannavicci, primo cittadino di un paese già colpito dal sisma dell’Aquila del 2009 e da quelli del 2016 e di quest’anno, spiega “senza voler fare polemica”, di essere stato contattato dalla Protezione civile regionale e dall’Ufficio speciale per la ricostruzione del comuni del cratere (Usrc), ma che nessuna istituzione ha fatto visita nel comune e nelle frazioni.

“Siamo sotto a un treno, all’emergenza si aggiunge emergenza. Non c’è soluzione di continuità: la scossa di questa notte ci ha riportati nel tunnel del terrore – continua Cannavicci che abita in una casa in muratura – Pensavamo di essere tornati alla normalità con l’inaugurazione della struttura donata dall’Associazione nazionale Alpini. Invece, ci siamo ritrovati a gestire una nuova emergenza con una scossa e una temperatura di sei gradi sotto lo zero”.

A Campotosto e nelle frazioni prima del terremoto dell’Aquila erano residenti circa 600 persone: in questo momento circa 200 vivono nei moduli abitativi provvisori (map), circa 60 in case tornate agibili e una sessantina tra L’Aquila e Scoppito.

 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.