Teramo, l’allarme di Asso Turismo sull’imposta di soggiorno

L’ultimo weekend di Agosto per gli operatori turistici non è solo il tempo dei bilanci, E’ anche quello della programmazione.

Per ottobre dovranno essere pronti i nuovi pricing da distribuire ai tour operators e tutto il materiale per la promozione. Dunque diventa assolutamente necessario che la questione riguardante l’ imposta di soggiorno sia chiara economicamente e programmaticamente visto che  sono 3 i comuni della Provincia di Teramo, che quest’anno hanno introdotto questa tassa tanto discussa,  e sono Roseto, Giulianova e Silvi.Gianluca Grimi – Presidente Assoturismo – Confesercenti Teramo

“Gli unici a non comprenderlo paiono essere i comuni stessi, sempre slegati e mai programmatici a livello territoriale. Nelle dinamiche di un comprensorio è un assurdità che i turisti di strutture di pari livello e pari settori debbano essere diversamente tassati a 10 metri di distanza. Se quest’anno gli effetti dell’imposta e la relazione con il cliente  è stata  interamente assorbita dagli operatori, che ne hanno sopportato il peso senza poter dare nulla in cambio in termini di servizi o altro, non sarà così il prossimo anno. Il 2019 sarà l’anno in cui tutti saranno informati dell’imposta e ne faranno una discriminante oggettiva e concreta in termini di scelta territoriale ed in termini di scelta tra comuni e strutture. E’ giunto il tempo, indifferibile, che la politica locale si faccia carico della responsabilità che si è presa entrando a gamba tesa nel settore turistico con l’imposta di soggiorno, e che segua i tempi e le necessità dell’economia reale e non quelli politici.”

 

Federico Di Luigi: