Teramo: Brucchi, una settimana per risolvere il rebus

Entro l’11 di Maggio il Sindaco dimissionario di Teramo, Maurizio Brucchi, dovrà decidere se tornare sui suoi passi e continuare a governare, oppure mettere la città in mano a un commissario.

Come dichiarato dal primo cittadino, la volontà è quella di proseguire la consiliatura ma solo dopo aver accertato che ci sia la fattibilità politica per farlo . Dunque, continua il lavoro  di Brucchi per verificare se c’è una maggioranza che potrà sostenerlo. Dopo il  “no” di Campana e Di Giovangiacomo  da una parte e Raimondo Micheli dall’altra, gli sforzi sembrerebbero essere tutti concentrati su Sbraccia e i due consiglieri fuoriusciti da “Futuro In”, Falasca e Caccioni. La loro richiesta senza appello era l’azzeramento della Giunta e la scelta di una squadra con 6 al massimo 7 assessori, per poter riprendere il dialogo con la maggioranza. Da indiscrezioni pare che Brucchi stia lavorando proprio a una riduzione del numero dei membri di Giunta. A questo punto, pare che almeno i due consiglieri potrebbero rientrare in maggioranza. Per Sbraccia rimarrebbe comunque il problema politico ed empatico con Dodo Di Sabatino Martina che resterebbe al suo posto di Assessore al Bilancio e Ricostruzione visto che è l’unico amministratore espresso dal gruppo a cui appartiene. Quindi il possibile  sacrificio sarà probabilmente chiesto a quei gruppi che esprimono, in una percentuale tra consiglieri eletti e assessori, un numero elevato di membri in Giunta. Una situazione dunque ancora tutta “work in progress” e addirittura alcuni “rumors” avevano dato il consigliere del Pd Maurizio Verna vicino al primo cittadino, dopo la “querelle” nata in provincia sulla vicepresidenza, vicinanza  poi smentita dal consigliere  Pd. Tutto questo anche se Verna ha deciso di non parlare dell’argomento “Brucchi” fino all’11 di maggio, giorno in cui scadrà il termine ultimo per ritirare le dimissioni da parte del sindaco.