Teramo, stato di agitazione al carcere di Castrogno

Si fa sempre più difficile la situazione al penitenziario teramano di Castrogno, a causa della carenza di personale, di sovraffollamento e di agenti costretti quotidianamente allo straordinario.

L’ultima criticità è la proposta della direzione dell’istituto carcerario di ridurre le giornate di congedo nel periodo estivo: una scelta che non è assolutamente piaciuta alle organizzazioni sindacali, che hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione del personale e l’astensione dalla mensa di servizio a partire dalla giornata di lunedì. Si tratta di una decisione a cui i sindacati sono giunti, a fronte di mancati accordi nel corso delle trattative con l’amministrazione penitenziaria e di una situazione che sarebbe diventata ormai insostenibile.

Sappe, Osap, Uil Pa, Sinappe, Cisl e Cgil denunciano infatti come nel corso dell’anno il personale, “con spirito di abnegazione e senso di responsabilità” non abbia fruito del congedo per garantire l’ordine e la sicurezza dell’istituto, per garantire i livelli minimi di sicurezza e che, nonostante tutto questo, venga costretto giornalmente a espletare lavoro straordinario, cumulando circa 41 mila ore all’anno. A tutto ciò si aggiunge anche il fatto che non sempre al personale viene garantito il riposo settimanale e che, a fronte di un organico previsto di 216 unità, siano in servizio a oggi appena 148 lavoratori.