Sox, Ferroni (Infn): “E’ a prova di …esplosione nucleare”

Il presidente dei Laboratori nazionali di Fisica nucleare interviene sull’esperimento Borexino-Sox, contestato dalle associazioni ambientaliste che nei giorni scorsi hanno denunciato il rischio di “contaminazioni nucleari”.

Il presidente Fernando Ferroni ha chiarito che “non c’è alcun pericolo per le persone  e per l’ambiente”, in quanto la sorgente radioattiva (il Cerio-144 che è sotto forma di polvere solida) è sigillato in modo permanente e sicuro all’interno di una doppia capsula in acciaio saldata che lo rende “a prova di “esplosione nucleare”. Già nei giorni scorsi rassicurazioni erano arrivate dal ministro dell’Ambiente Galletti. Borexino-Sox si basa sull’utilizzo di un innovativo generatore di antineutrini che lavorerà in tandem con Borexino: un rivelatore di neutrini sensibilissimo grazie alla sua ‘radiopurezza’, ottenuta riducendo la radioattività naturale presente normalmente in tutti i materiali, e grazie alla sua collocazione sotto i 1400 metri di roccia del massiccio del Gran Sasso, che lo schermano dalla pioggia di raggi cosmici”. Il lavoro di Borexino in tandem con Sox è di provare l’esistenza di un nuovo tipo di neutrino: il neutrino sterile, la cui scoperta darebbe un importantissimo contributo per la conoscenza della natura. Il generatore di neutrini Sox, in fase di costruzione in Russia sulla base delle più aggiornate tecniche sarà schermato da uno scudo di oltre due tonnellate di tungsteno. Questo scudo, fabbricato appositamente per Sox, garantisce, viene spiegato dai Laboratori, la totale protezione per le persone e per l’ambiente. L’obiettivo di Sox, in sostanza, “è produrre solo ed esclusivamente antineutrini”.

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