Sit-in dei Nastrini rossi in piazza Salotto a Pescara

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Manifestazione di protesta contro i trasferimenti decisi dal Governo. Comitati dei docenti Nastrini rossi domani in piazza Salotto a Pescara .

Non si ferma la protesta degli insegnanti contro i trasferimenti decisi dal Governo Renzi . Domani anche in Piazza Salotto a Pescara , a partire dalle ore ore 18.30, faranno sentire la loro voce i comitati docenti Nastrini rossi.  Manifestazioni anche in Puglia con sit-in, in occasione della visita del premier Matteo Renzi alla Fiera del Levante, e in Campania , altro sit-in in Piazza Plebiscito a Napoli. Il neocostituito movimento dei Nastrini rossi abruzzesi è formato dai docenti assunti in virtù della L. 107/2015 (cosiddetta “Buona Scuola”) e costretti al trasferimento su base nazionale

Il Comitato rivendica:” Trasparenza sul funzionamento dell’algoritmo che ha deciso le sorti di circa 400 famiglie abruzzesi. Parità di trattamento garantita dalla Costituzione Italiana ed elusa nelle procedure di mobilità 2016 dalla invenzione di fasi che hanno stabilito arbitrariamente, e solo in un momento successivo all’immissione in ruolo, una gerarchia di merito tra docenti che hanno gli stessi titoli, gli stessi doveri e quindi, in teoria, gli stessi diritti.Trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto entro il 31/12/2016, data entro la quale deve essere approvata la Legge Finanziaria.Deroga al vincolo triennale sulla mobilità che permetta trasferimenti annuali e volontari. L’attuazione della sentenza 80/2010 della Consulta di Stato che tutela in modo efficace i diritti degli alunni disabili. Ridistribuzione delle cattedre dell’organico dell’autonomia sulla base delle reali esigenze delle scuole abruzzesi per permettere così ai docenti residenti in Abruzzo di tornare nella propria regione.Una scuola che sia davvero “buona” e che valorizzi le risorse umane locali che ben conoscono la realtà scolastica territoriale, talvolta davvero unica risorsa culturale di un’area geografica.Al fine di proteggere questo patrimonio culturale e professionale, capace di farsi carico delle specifiche esigenze locali, i Nastrini rossi abruzzesi chiedono attenzione, comprensione e supporto per una battaglia che interessa non solo i destini individuali dei docenti e delle loro famiglie, ma soprattutto la qualità e l’efficacia dell’intero sistema educativo” .