Scuola: ultimi scampoli di vacanze, poi dall’8 settembre il via a scaglioni

Dall’8 al 16 settembre 7 milioni studenti e 1 milione di docenti torneranno a scuola per le lezioni. Parte Bolzano; in Abruzzo e la gran parte d’Italia al via il 15. Novità su cellulari e condotta.

Si avvicina l’inizio del nuovo anno scolastico per i quasi sette milioni di alunni – dall’infanzia alle superiori – e un milione di docenti. Le prime lezioni si
svolgeranno nella provincia autonoma di Bolzano lunedì 8 settembre; due giorni dopo toccherà alla provincia autonoma di Trento, al Piemonte, al Veneto e alla Valle D’Aosta; l’11 settembre agli studenti e docenti del Friuli Venezia‑Giulia; il 12 settembre a quelli della Lombardia. La maggior parte delle
giunte regionali hanno invece deciso che la scuola prenderà il via lunedì 15 settembre: hanno fissato questa data Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria. Gli ultimi a rientrare in classe, il 16 settembre, saranno gli alunni e
insegnanti di Puglia e Calabria.

Sono tante le novità che attendono la scuola. Da quest’anno scolastico il cellulare sarà bandito durante le lezioni in tutti gli istituti di ogni ordine e grado: il ministero dell’Istruzione ha diffuso infatti a giugno una circolare che dispone a partire da settembre anche per gli studenti delle superiori – al primo ciclo i telefonini erano già stati vietati – il divieto di utilizzo del telefonino durante lo svolgimento dell’attività didattica e più in generale in orario scolastico.

E’ questa una delle più importanti novità dell’avvio del nuovo anno ma non è l’unica: entrano infatti in vigore, sempre da settembre, le nuove disposizioni sul voto in condotta: d’ora in poi chi riceverà un 5 in condotta dovrà ripetere l’anno, mentre con il 6 alle superiori sarà “rimandato a settembre” e per essere promosso dovrà superare una prova avente per oggetto i valori di cittadinanza. Il voto in condotta torna alle medie (espresso in decimi) e farà media.

In generale il voto in condotta dovrà essere riferito a tutto l’anno scolastico e non più al quadrimestre. Per gli studenti dell’ultimo anno delle superiori l’elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale dovrà essere trattato in sede di colloquio all’esame di Stato.

Il voto sul comportamento inciderà anche sui crediti per l’ammissione all’esame di Maturità: il punteggio più alto nell’ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico può essere dato solo se il voto di comportamento assegnato è pari a nove.

Cambia anche la sospensione: se sospeso fino a due giorni, lo studente sarà coinvolto in attività di approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno causato il provvedimento. Qualora la sospensione superi i due giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture
convenzionate.

Il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara ha anche annunciato per l’anno scolastico che sta per partire una serie di novità sull’esame di Maturità: si prevedono cambiamenti significativi, soprattutto per quanto riguarda il colloquio orale, che diventa multidisciplinare e valuta le competenze acquisite durante il percorso scolastico. Non solo: chi si rifiuterà di sostenere l’orale – quest’anno sono saliti alla ribalta alcuni casi di maturandi che, come forma di protesta,
hanno rifiutato il colloquio, risultando alla fine ugualmente promossi – verrà bocciato.

Inoltre, se la prima prova scritta, di italiano, rimane invariata, la seconda prova, specifica per indirizzo, potrebbe subire modifiche. Una novità per la quale
bisognerà però attendere il prossimo anno scolastico (2026-2027), riguarderà la revisione dei programmi alle elementari e alle medie.