La Filcams Cgil di Chieti insieme ai dipendenti del punto vendita Ikea in presidio, questa mattina, a San Giovanni Teatino per chiedere la rinegoziazione del contratto integrativo, scaduto dal 2019. Accanto ai lavoratori anche il Partito Democratico
Anche a San Giovanni Teatino, questa mattina, alcuni dei 180 dipendenti di Ikea hanno incrociato le braccia e hanno dato vita ad un presidio davanti al punto vendita, dopo il fallimento dell’ultimo tentativo di rinegoziazione del contratto integrativo, scaduto dal 2019, e contro un sistema premiante che ritengono inaccettabile.
Allo sciopero nazionale dei sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, a livello territoriale, ha aderito solo la Filcams Cgil di Chieti. Giuseppe Di Lena, RSU della Filcams Cgil, ha spiegato che l’azienda ha proposto un rinnovo del contratto di lavoro “a ribasso e ci sono problemi sulla gestione dei turni e sulle aperture domenicali”.
Accanto ai lavoratori anche il capogruppo del Partito Democratico in Regione Silvio Paolucci il quale annuncia iniziative in Consiglio in merito alle aperture domenicali.
Daniela Primiterra, Segretario Generale della Filcams Cgil di Chieti in una nota spiega: «L’azienda decide unilateralmente condizioni che peggiorano la situazione dei lavoratori con un peggioramento per i part time involontari e anche per i full time. Le continue richieste di flessibilità con il ricorso al lavoro di domenica e nei festivi sono inaccettabili.
I lavoratori non hanno più una vita privata e nessuno di loro riesce ad avere una vita normale al di fuori del punto vendita. Noi chiediamo che l’azienda torni sul tavolo delle trattative per dare ai lavoratori i riconoscimenti dovuti, visto che a San Giovanni Teatino i dai sono positivi per l’azienda. La Filcams Cgil di Chieti continuerà a lottare per l’umanità del lavoro. Chiediamo anche alla Regione di intervenire sulle chiusure domenicali e festivi, non è più possibile andare avanti in questo modo».