Ritorno al voto in 27 sezioni a Pescara. Catalano: “Ecco perché ho fatto ricorso”

A Pescara prosegue il dibattito sul ritorno al voto in 27 sezioni dopo le irregolarità riscontrate alle ultime elezioni amministrative. L’ex consigliera comunale del PD Stefania Catalano al Tg8 afferma “I cittadini hanno perso fiducia nella politica e si rischia un aggravarsi dell’astensionismo”

L’ex consigliera comunale di Pescara Stefania Catalano, prima dei non eletti del Partito Democratico, con 548 preferenze, ha sostenuto il ricorso ad adiuvandum al Tribunale amministrativo regionale che ha deciso di annullare le elezioni amministrative in 27 sezioni.

La situazione del Comune di Pescara dopo la sentenza del Tar che ha annullato l’esito delle elezioni 2024, stabilendo che “fino alla nuova proclamazione, a seguito del rinnovo parziale delle elezioni, gli attuali organi elettivi comunali continuano a esercitare le loro funzioni, per quanto attiene all’ordinaria amministrazione e agli atti urgenti e indifferibili”, è simile a quella del cosiddetto ‘periodo bianco’, cioè i 45 giorni che precedono una tornata elettorale. Del tema in questione si è discusso oggi nel corso di una riunione degli esponenti di maggioranza. Intanto, si lavora sul ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza. All’esito delle decisioni del Tar, le riunioni delle commissioni sono sospese, salvo delibere urgenti da portare in Consiglio e ad eccezione delle sedute relative a Nuova Pescara – la città che nascerà nel 2027 frutto della fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore – perché le attività coinvolgono anche gli altri due Comuni. Il Consiglio comunale non si riunirà se non per questioni urgenti e indifferibili. Tutto ciò che è già stato deliberato non subirà alcun effetto, così come tutti i provvedimenti che hanno prodotto fino ad ora effetti giuridici nei confronti di terzi sono salvaguardati.

Ora mentre si attende di tornare al voto, soltanto nelle sezioni contestate, probabilmente nel mese di gennaio del 2026, e una possibile decisione del Consiglio di Stato al quale il sindaco Carlo Masci ha annunciato che farà ricorso perché ritiene di essere il vincitore legittimo delle elezioni dell’8 e 9 giugno del 2024, un successo al primo turno forte del 50,95% voti, la ex consigliera comunale Stefania Catalano, al Tg8, racconta cosa ha visto in qualità di rappresentante di lista in alcune sezioni. Per esempio “le porte chiuse all’inizio dello scrutinio e ho dovuto fare intervenire le forze dell’ordine per assistere”.

Alla domanda cosa accadrà ora e cosa si aspetta Stefania Catalano risponde: “Non ci aspettiamo nulla di eclatante se non una valutazione del fatto oggettivo che è quello che si rivota in 27 sezioni e i cittadini di Pescara dovranno tornare a scegliere a chi dare la propria fiducia. Questo ci pone davvero in un momento molto critico perché noi abbiamo il progetto della Nuova Pescara, con il 2027 ormai alle porte. Pertanto bisognerà davvero fare una riflessione lunga a livello di partito, ma anche a livello di città, su cosa noi vogliamo effettivamente per questa nuova città.

Aspettiamo gli eventi e la decisione del Consiglio di Stato, visto che il Sindaco ha deciso di andare avanti. Spero che questo non torni a gravare sulle tasche dei cittadini pescaresi. Attendiamo gli sviluppi anche per quanto riguarda tutte le indagini che dovrà ovviamente gestire la Procura. Senza dimenticare che tutta questa situazione potrebbe influire sull’esercito degli scontenti e di coloro che potrebbero decidere di non tornare alle urne. Una pagina triste per la storia di Pescara ma anche per la storia della democrazia. Diventa davvero difficile poter continuare a credere nella politica e dovremo evitare che ci sia un aumento dell’astensionismo”.