Rischio salmonella, ritirate le uova di un’azienda marsicana

Richiamo per rischio microbiologico per un’azienda marsicana alla quale è stata bloccata la messa in commercio di un lotto di uova dal Ministero della salute.

Si tratta di un lotto di produzione di uova fresche in guscio con date che vanno da martedì 11 settembre a domenica 7 ottobre. Non ci sarebbe, comunque, alcun allarme specifico né rischi per
l’uomo ma controlli capillari e richiami simili vengono effettuati a scopo preventivo per tutelare la salute dei consumatori.

Il motivo del richiamo da parte del Ministero della Salute è legato alla “positività alla salmonella enteritidis in seguito ad analisi in autocontrollo in esecuzione del piano salmonella nazionale negli avicoli 2016-2018”.

Un analogo provvedimento aveva riguardato lo scorso mese di agosto  un’azienda avicola di Raiano nei confronti della quale il Ministero aveva ordinato l’immediato ritiro di tre lotti di
uova destinate alla sgusciatura e non alla vendita, con codice di identificazione 077AQ082, che dalle analisi erano risultate infette dal batterio. Le uova non erano destinate ad essere vendute nei supermercati ma ad essere utilizzate da altri produttori che pastorizzandole le avrebbero rese innocue. Le verifiche e il conseguente ritiro del lotto, anche in quel caso, sono stati disposti per evitare qualsiasi rischio.

Norme di commercializzazione uova e pollame:

 L’art. 116 del regolamento OCM unica n. 1234/2007 istituisce le Norme di commercializzazione base per i prodotti dei settori delle uova, delle uova da cova e delle carni di pollame, dettagliate nell’allegato XIV dello stesso regolamento.

 Con una serie di regolamenti settoriali, la Commissione ha definito poi gli aspetti applicativi relativi ai 3 differenti settori.. A livello nazionale, tutte le norme sono state recepite tramite specifici Decreti Ministeriali o Interministeriali. Inoltre, sono state previste norme sanzionatorie per coloro i quali violino le disposizioni attualmente in vigore.

UOVA DA CONSUMO

 Per poter essere commercializzate le uova devono provenire da centri d’imballo autorizzati dalle Regioni e Province Autonome, previa attribuzione di uno specifico codice rilasciato dal MIPAAF, il quale inserisce gli stessi centri in un apposito elenco

La ulteriore normativa che disciplina il settore è la seguente:

UOVA DA COVA

Gli stabilimenti e gli incubatoi possono commercializzare le uova e i pulcini solo previa registrazione da parte del MIPAAF. Gli stessi stabilimenti sono tenuti ad effettuare comunicazioni mensili al Ministero relativamente alle uova da cova messe ad incubare e all’utilizzazione dei pulcini.

La ulteriore normativa che disciplina il settore è la seguente:

CARNE DI POLLAME

 Le norme di commercializzazione contenute nel regolamento 543/2008 si applicano a polli, tacchini, oche, anatre e faraone. L’art. 11 disciplina l’indicazione del tipo di allevamento (estensivo, al coperto……). Particolare attenzione è posta al tenore di acqua conenuto nelle carni, al fine di evitare possibili frodi e tutelare la qualità dei prodotti. A tal fine, il MIPAAF ha varato il DM 18 marzo 2002 con il quale viene disciplinata l’attività di controllo.