Regione Abruzzo: D’Ignazio entra in Giunta

Si allarga la maggioranza in Regione Abruzzo con l’ingresso in giunta del consigliere di Civica Popolare Giorgio D’Ignazio. Dialogo aperto del vice presidente Lolli anche con Leu e con gli assessori dimissionari Di Matteo e Gerosolimo.

Per la maggioranza di centrosinistra che governa la Regione Abruzzo parte una nuova fase che guarda alla fine della consiliatura ma anche alle prossime elezioni regionali. Il vice presidente Giovanni Lolli sta gestendo il delicato periodo che, dopo le politiche dello scorso 4 marzo, ha visto sì l’elezione del presidente Luciano D’Alfonso al Senato ma anche la crisi nel Partito Democratico  che non ha ottenuto i risultati sperati alle ultime elezioni.

Inizia il dopo D’Alfonso e a guidare il nuovo corso politico in Regione è l’ex parlamentare ed ex sottosegretario che ha una lunga esperienza politica ed è avvezzo a risolvere le crisi, in primis quelle industriali attraverso la sua delega alle Attività produttive.

Il vice presidente Lolli ha spiegato che si tratta “di una operazione politica molto seria, di ampio respiro, di allargamento del centrosinistra che guarda lontano, a questa fine legislatura ma anche alla prossima sfida delle elezioni regionali”.

Tra le attività che lo hanno visto lavorare da “diplomatico”, per compattare e rafforzare la maggioranza in Consiglio regionale, ci sono state quelle di ripristinare le presenze in Giunta Donato Di Matteo e Andrea Gerosolimo, da anni in contrasto con la maggioranza, e dimissionari. Le dimissioni sono state annunciate e presentate nelle scorse settimane dagli assessori Di Matteo, eletto nel Pd e poi confluito in Regione Facile a causa dei profondi dissidi con il governatore, e Andrea Gerosolimo di Abruzzo Civico.

Lolli ha annunciato, oggi pomeriggio, alla stampa, insieme all’ex sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, al presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio , all’assessore Silvio Paolucci e al consigliere regionale Lucrezio Paolini, l’ingresso in maggioranza del consigliere teramano Giorgio D’Ignazio, che proviene dalle fila delle opposizioni, candidato alle politiche del 4 marzo con Civica Popolare, il movimento fondato dal ministro uscente della sanità Beatrice Lorenzin. La delega a lui più congeniale è quella al turismo ma il vice presidente Lolli al momento punta l’attenzione sul lavoro di squadra da fare per mantenere compatto il centro sinistra.

IL SERVIZIO DEL TG8:

RIMPASTO DI GIUNTA, FORZA ITALIA: UN TIRARE A CAMPARE PER DIFENDERE GLI INTERESSI DI BOTTEGA

Appena ufficializzato l’ingresso in giunta dell’assessore Giorgio D’Ignazio con un comunicato stampa Forza Italia attacca il governo D’Alfonso:

“Con l’ufficializzazione dell’ingresso di Giorgio D’Ignazio nella maggioranza di centrosinistra si certifica in maniera palese il fallimento del Governo D’Alfonso che si sfalda giorno dopo giorno a colpi di arroganza, presunzione e autarchia. Speriamo che D’Ignazio abbia almeno il buon senso di rassegnare immediatamente le proprie dimissioni da Consigliere, lasciando il posto da componente dell’Ufficio di Presidenza per il quale è stato eletto come garante del gruppo di minoranza del centrodestra. D’Alfonso, che oggi utilizza come megafono la figura del vice presidente Lolli, cerca in tutte le maniere di rimettere insieme i cocci rotti e inventarsi un’altra maggioranza purché si portino avanti gli ‘interessi di bottega’. Infatti, questo ennesimo colpo di teatro ha il solo obiettivo di accelerare su quelle iniziative inserite nell’agenda di Governo come i finanziamenti relativi al Masterplan, relativi concorsi ad personam e pianificazione della politica sanitaria. Temi su cui in questi anni di determinata opposizione abbiamo dimostrato responsabilità, lungimiranza e concretezza. Il Presidente D’Alfonso deve solo prendere atto che oggi non ha più un maggioranza qualificata sia in Consiglio sia in Abruzzo e si faccia carico solo ed esclusivamente di terminare questa legislatura nel più breve tempo possibile arrecando meno danni possibili agli abruzzesi e alla stessa macchina regionale”.

 

 

 

 

Gigliola Edmondo: