Querelle Pettinari-D’Alfonso: prossime udienze a novembre e dicembre

Tribunale-Pescara

Querelle Pettinari-D’Alfonso. Oggi udienza in tribunale a Pescara nell’ambito della causa civile intentata dal presidente della Regione nei confronti del consigliere regionale accusato di diffamazione a mezzo stampa.

La querelle Pettinari- D’Alfonso è tornata alla ribalta delle cronache in occasione dell’udienza odierna in tribunale a Pescara nell’ambito della causa civile intentata dal presidente della Regione  Luciano D’Alfonso nei confronti del consigliere regionale Domenico Pettinari, al quale il Governatore ha chiesto un risarcimento danni di 200mila euro per diffamazione a mezzo stampa. Presenti in aula, davanti al giudice Camilla De Simone, sia D’Alfonso che Pettinari, insieme ad attivisti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle, tra i quali il consigliere regionale Sara Marcozzi, la capogruppo al Comune di Pescara Enrica Sabatini e i candidati a sindaco del M5s alle elezioni amministrative di San Giovanni Teatino e Francavilla al Mare .

Il consigliere pentastellato ha detto “Ho sempre dato in mano ai giornalisti i testi delle mie interpellanze, che diventavano comunicato stampa, e le dichiarazioni riportate dalla stampa, anche in questo caso, erano frutto del mio intervento in Consiglio. Io ho rifiutato la mediazione conciliativa in quanto non ho diffamato nessuno e, dunque, non c’era da fare alcuna trattativa sul quantum da corrispondere a D’Alfonso”.

Secondo la difesa di D’Alfonso, rappresentata dall’avvocato Carla Tiboni, Pettinari avrebbe rilasciato dichiarazioni diffamatorie alla stampa, a margine del suo intervento in Consiglio regionale, mentre l’esponente pentastellato, assistito dal legale Donatella Rossi, afferma che le dichiarazioni riportate dai mezzi d’informazione sono tratte dalla sua interpellanza.

Il presidente D’Alfonso ha detto al giudice “É stata messa in evidenza una distorsione della verità. Io non ero neanche eletto nel momento della decisione, mentre Pettinari ha parlato di gravi responsabilità”.

Respinte dal giudice le eccezioni preliminari della difesa di Pettinari, che aveva chiesto l’improcedibilità per mancato svolgimento della mediazione e contestato la mancanza di legittimazione attiva di D’Alfonso. Ammesse le prove chieste da D’Alfonso: per quanto riguarda i fatti relativi alla vicenda amministrativa è stata ammessa la prova volta a dimostrare l’estraneità ai fatti risalenti al 2007, e cioè in quel periodo in cui fu emessa la delibera di Giunta regionale n. 342/P di ripartizione dei finanziamenti tra cui quello per la AUSL di Pescara. Infine, il Giudice ha ammesso la prova volta a dimostrare la stima della quale gode D’Alfonso nella comunità in cui vive e lavora, considerato che la reputazione varia a seconda dell’ambito sociale, politico, culturale o economico in cui venga presa in considerazione, per valutare la lesione subita dalla persona.

Prossime due udienze in programma l’8 novembre e  il 6 dicembre.