La giuria della ventesima edizione del Premio Nazionale di Cultura “Benedetto Croce” di Pescasseroli ha reso noto le terne dei finalisti
Per la Narrativa concorreranno Luigi Manconi con l’opera “La scomparsa dei colori”, edita da Garzanti; Simona Dolce con “Il vero nome di Rosamund Fisher “, pubblicata da Mondadori; Lucia Tancredi con “Ogni cosa è per Giulia”, edita da Ponte alle Grazie.
Per la Saggistica i finalisti sono Valeria Deplano/Alessandro Pes per il volume “Storia del colonialismo italiano”, edito da Carocci; Marcello Flores/Mimmo Franzinelli per “Conflitto tra poteri”, pubblicato da Il Saggiatore; Marzio Breda/Stefano Caretti per “Il nemico di Mussolini”, edito da Solferino.
Per la Letteratura giornalistica: Francesca Mannocchi per la pubblicazione “Sulla mia terra”, edita da De Agostini; Benedetta Tobagi – per “Le stragi sono tutte un mistero” pubblicata da Laterza; Monica Maggioni per “Spettri” edita da Longanesi.
Alle scuole verrà dato in lettura, ma fuori classifica, il libro “Specie aliene”, di Piero Genovesi, pubblicato da Laterza Editore, a cui andrà il premio speciale del Presidente della giuria Dacia Maraini.
Le terne sono state comunicate nel corso di un evento, parte in presenza e parte in remoto, che si è svolto mercoledi 5 marzo nella sede del Liceo Classico D’Annunzio di Pescara. I vincitori della ventesima edizione del Premio saranno premiati a Pescasseroli il prossimo 16 luglio.
Gli organizzatori in una nota spiegano che “Tra presenti in sala e collegati sulla piattaforma della scuola e su Radio Parco di Pescasseroli all’evento hanno preso parte oltre 3000 giurati in rappresentanza delle 60 Giurie popolari che costituiscono la base costitutiva del Premio.
45 scuole ubicate in tutto l’Abruzzo, ma anche a Carpi, Macerata, Roma, Candela, Foggia, Casamicciola di Ischia, Biella, Boiano; tre penitenziari (Sulmona e Pescara e Teramo); tre università della terza età (Popoli, Sulmona e Lanciano); le Associazioni del Comune di Pescasseroli e quelle ubicate tra Torino e la Calabria. A testimonianza del carattere ormai veramente nazionale assunto dal Premio.
Le giurie avranno ora circa due mesi e mezzo di tempo per esaminare e giudicare le opere proposte. Il loro giudizio verrà comunicato nel corso dell’assemblea che avrà luogo a Teramo, presso il Parco della Scienza, giovedi 22 maggio. Poi la giuria presieduta da Dacia Maraini esaminerà le loro indicazioni e decreterà i vincitori dell’edizione 2025 “.