Precari Attiva: Il sindaco Alessandrini chiede lo sgombero

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Precari Attiva: Il sindaco Alessandrini chiede lo sgombero in cambio di un tavolo istituzionale permanente che si occupi della delicata vertenza. Dalla tenda di Piazza Italia i precari prendono tempo ed intanto convocano per domani mattina una conferenza stampa.

Dal 9 gennaio, per oltre due mesi, a turni prestabiliti, i precari di Attiva, messi alla porta per via di un concorso pubblico, nonostante avessero maturato molti anni di servizio, seppure a tempo determinato, hanno presidiato la piazza del Municipio di Pescara per tenere desta l’attenzione sulla loro complessa e drammatica situazione. In attesa di un parere da parte del Ministero del Lavoro circa il loro possibile reintegro hanno comunque deciso di continuare nella loro pacifica protesta, attraendo anche l’affetto e la sensibilità dei pescaresi. Questa mattina, però, il garbato invito del sindaco di Pescara Marco Alessandrini a sgomberare il presidio in cambio di un tavolo istituzionale permanente:

“Sul fronte vertenza l’Amministrazione ha avviato tutti i percorsi possibili per arrivare ad una soluzione che contempli gli interessi dei lavoratori, nel rispetto delle leggi e delle competenze dell’Ente – dice il sindaco Marco Alessandrini – Ho voluto questo incontro per proporre di formalizzare ancor di piu’ il dialogo a cui fino ad oggi da parte nostra non e’ mai mancata la disponibilita’, come mai e’ mancata l’umana comprensione della situazione che i lavoratori e le loro famiglie attraversano. L’invito pero’ e’ quello di portarlo dalla piazza a un tavolo istituzionale permanente che si potra’ riunire all’occorrenza, ogni settimana, due volte a settimana, ogni volta che sara’ richiesto e possibile e continuare li’ il confronto. Questo perche’ e’ necessario affrontare il problema del limite del dissenso, che e’ quello del decoro, dell’ordine pubblico, della sicurezza e della tutela del bene comune che e’ cosa di tutti, anche dei lavoratori di Attiva e che nei giorni scorsi e’ stato purtroppo ampiamente superato. Si tratta – prosegue il sinaco – di un’esigenza vera per noi che riteniamo legittimo protestare, ma come rappresentanti delle istituzioni dobbiamo comunque far rispettare il confine che c’e’ fra tale diritto e quello della comunita’ a vedere rispettate regole, decoro e ordine pubblico, soprattutto in un momento in cui il livello della sicurezza e’ alto anche in Italia. Purtroppo questo nelle ultime settimane non e’ piu’ accaduto, sulla pubblica piazza abbiamo visto comparire slogan propagandistici, suppellettili vari, persino dei sanitari, oltre agli insulti al sindaco e alla classe politica. Cose, alcune, che con la protesta non hanno nulla a che vedere e di certo non sono utili alla causa dei lavoratori. Detto cio’ l’Amministrazione rinnova comunque il suo impegno e nell’attesa che la questione si risolva non resteremo con le mani in mano: ribadiamo la disponibilita’ a procedere con il progetto che prevede una formazione specialistica tesa a favorire una loro ricollocazione professionale nel rispetto di leggi e procedure, a cui l’Ente deve attenersi, come ci hanno ribadito tutti gli interlocutori fin qui interpellati. Ma tutto questo e’ necessario, ora – rileva infine Alessandrini – affrontarlo con toni e nei luoghi giusti, dobbiamo necessariamente alzare il livello del confronto. Per questo abbiamo chiesto ai lavoratori di togliere il presidio, sicuri di poter assicurare a tutti un rispetto che non e’ da parte nostra mai mancato e un confronto di maggiore qualita’ dentro Palazzo di Citta’ e con tutti gli strumenti a nostra disposizione, che siano pero’ utili a produrre risultati e a mantenere la dignita’ di tutte le parti coinvolte”.

Dietro l’impellente necessità di sgombrare l’area la visita, il prossimo 6 aprile, dell’ambasciatore americano a Roma e quindi, oltre all’inevitabile esigenza di decoro, anche ragioni di sicurezza. Tuttavia i precari di Attiva valuteranno nelle prossime ore il da farsi ed intanto hanno invitato la stampa ad un incontro che si terrà domani mattina alle 10.00 in tenda per importanti comunicazioni.

MAURIZIO ACERBO: “CARO SINDACO NON E’ INDECOROSA LA LOTTA PER IL LAVORO”

Il Commento di Maurizio Acerbo esponente nazionale di Rifondazione Comunista all’invito a sgomberare il presidio del sindaco Alessandrini ai precari di Attiva:

” Caro sindaco, non è indecorosa la lotta per il lavoro Il sindaco di Pescara invita i lavoratori interinali di Attiva a sgomberare il presidio davanti al Municipio per restituire “decoro” alla piazza in vista della visita dell’ambasciatore americano del prossimo 6 aprile. Credo che dia davvero la misura della distanza dalla cultura e dalle tradizioni della sinistra che questa amministrazione PD si esprima in questi termini nei confronti di decine di lavoratori che con le loro famiglie sono in lotta per il lavoro. Indecorosa semmai è una politica che produce disoccupazione e crescente precarizzazione del lavoro non certo la presenza di un presidio sulla pubblica piazza come ce ne sono migliaia – purtroppo! – in Italia in questo momento. Indecorose sono le dichiarazioni del sindaco non certo le proteste civili e democratiche di persone legittimamente preoccupate per il proprio futuro. Persino davanti alla Casa Bianca ci sono persone accampate per proteste di ogni genere, Non si capisce perché se ne debbano andare i lavoratori e spero che respingano le intimidazioni dell’amministrazione comunale.”