Porto di Pescara insabbiato: navi incagliate, sos della marineria

A causa dei fondali bassi del porto canale a Pescara due barche sono rimaste incagliate. La marineria è esasperata e lancia un nuovo appello.

Al danno si aggiunge la beffa!: così i rappresentanti della marineria pescarese che, dopo dieci giorni di sciopero contro il caro gasolio, hanno visto ripetersi episodi che gettano ancora di più nello sconforto gli addetti ai lavori e le loro famiglie ormai esasperate. Due pescherecci, a causa del mancato dragaggio, sono rimaste bloccate.

Martedì scorso 15 marzo, alle ore 23, i pescherecci Erminio Padre e Lupetto, mentre uscivano dal porto, sono rimasti in secca a causa dei fondali troppo bassi, e una ventina di imbarcazioni più piccole che li seguivano e sono rimaste bloccate.

Massimo Camplone, proprietario di Erminio Padre, dice: <Serve il dragaggio, così siamo sequestrati: non si può andare avanti>. Il presidente dell’associazione Armatori di Pescara, Francesco Scordella (nella foto),  spiega al Tg8 che < La marineria di Pescara è ormai allo stremo, tra bassi fondali, caro gasolio e pescherecci incagliati. Ho avuto danni alla mia barca a Ortona dove il mare crea non pochi problemi, perché i pescherecci più grandi sono costretti ad attaccare nei porti vicini. Questa situazione è diventata insostenibile per tutta la marineria, in particolare quella pescarese>.

https://youtu.be/yDk3LOHLHPI