Dopo l’incontro sul Piano stralcio difesa alluvioni del fiume Aterno Pescara, il consigliere delegato all’Urbanistica e Rigenerazione urbana del Comune di Pescara, Marcello Antonelli, lancia un appello ai costruttori: “Vanno presentate le osservazioni”
Per bloccare la situazione delle aree inedificabili e inutilizzabili del territorio a Pescara bisogna presentare, entro il prossimo 8 agosto, osservazioni al Piano stralcio difesa alluvioni del fiume Aterno Pescara, il cui decreto è stato pubblicato il 9 luglio scorso. Ieri nella capitale si è svolto un incontro tra il segretario generale e alcuni dirigenti dell’Autorità di Bacino dell’Appennino centrale, che lo ha realizzato, e i rappresentati del Comune di Pescara e della Regione Abruzzo. Per il Comune, erano presenti il sindaco Carlo Masci, il consigliere delegato Marcello Antonelli e la dirigente Emilia Fino, mentre per la Regione c’erano il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e i dirigenti competenti.
Prosegue il dibattito politico ed istituzionale sulla pericolosità idraulica del Fiume Aterno-Pescara. Mentre la realizzazione del Centro commerciale Mirò di Chieti diventa un caso nazionale: “Un manuale di cattiva urbanistica”, sollevato dal professore Paolo Pileri, ordinario di Pianificazione territoriale e ambientale al Politecnico di Milano e tra i principali esperti italiani in materia di consumo di suolo, e confermate anche dalle analisi effettuate dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile Architettura e Ambientale dell’Università degli Studi dell’Aquila e dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale.
Il consigliere Marcello Antonelli spiega: “Come emerso già nelle scorse settimane a Pescara, l’aggiornamento rende inedificabili e inutilizzabili porzioni rilevanti del territorio abruzzese con il blocco di tutte le attività in corso, e ai limiti rilevati sui contenuti si uniscono quelli procedurali perché, non essendoci stata concertazione nella fase che ha preceduto la pubblicazione, ora Comune e Regione ritengono indispensabile intervenire con le osservazioni (vanno presentate entro l’8 agosto).
Nel corso dell’incontro, finalizzato a definire come ridurre l’impatto negativo sul territorio del Piano stralcio, le cui misure di salvaguardia sono entrare in vigore dopo la pubblicazione, è stata registrata la disponibilità dell’Autorità di bacino a garantire collaborazione della fase di elaborazione delle osservazioni nonché una sollecita valutazione delle osservazioni stesse, anche quelle dei privati.L’Autorità di bacino ha anche annunciato che è in fase di completamento il nuovo Piano di assetto idrogeologico che contiene elementi migliorativi rispetto all’attuale zonizzazione, per quanto attiene alle classi di pericolosità. Proprio in considerazione di questa novità, Comune e Regione chiedono di condensare il più possibile i tempi affinché il nuovo Piano di assetto idrogeologico produca i suoi effetti quanto prima. Per quanto riguarda, invece, le opere mitigatrici da realizzare, l’Autorità di bacino si è impegnata a fornire elementi di chiarezza.
Prendendo atto dell’apertura al confronto mostrata durante la riunione, Comune e Regione lanciano un appello a tutti i soggetti interessati, a partire dal sistema delle imprese, affinché elaborino e presentino osservazioni al Piano stralcio, per migliorarne i contenuti e quindi mitigarne gli effetti”.