Pescara: “ReUso 2025, Territori Marginali, Patrimoni a Rischio”

A Pescara, dal 29 al 31 ottobre, si terrà la XIII edizione del Convegno Internazionale ReUso 2025 organizzata dall’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti Pescara e dall’Università di L’Aquila

Il simposio sarà ospitato dall’ex Aurum ed è coadiuvato da prestigiose sedi universitarie italiane: Firenze, Pavia, Sapienza Università di Roma e straniere Universidad Politécnica de Madrid e de València partner istituzionali dell’incontro a cui si uniscono numerose società scientifiche di settore, gli ordini professionali e le associazioni di categoria.

I direttori scientifici dell’evento Caterina Palestini del Dipartimento di Architettura di Pescara e Stefano Brusaporci del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile Architettura e Ambientale dell’Aquila spiegano: “Il titolo Territori Marginali Patrimonio a Rischio seguito dalle indicative parole chiave: Documentazione, Restauro, Rigenerazione, Sostenibilità, evidenziano la consueta interdisciplinarità del convegno e le possibili declinazioni di tematiche che, pur operando autonomamente, trovano occasioni di confronto e dialogo per interagire tra loro, sia a beneficio della comunità scientifica, sia in ambito professionale.

L’intitolazione del Convegno deriva dalle specificità del territorio abruzzese, dalle vicende che ha vissuto nel recente passato, in particolare con i terremoti del 2009 e del 2016, i cui effetti in termini di ricostruzione, riuso e salvaguardia hanno costituito un tema centrale per la regione.

Tutto ciò si inserisce in un contesto dove ampie zone sono caratterizzate da fenomeni di marginalizzazione, spopolamento, abbandono e rischio. Si delinea un ambito storicamente e geograficamente complesso, con zone costiere, collinari e montane, centri abitati e ambienti naturali differenti, paesaggi plurimi connotati da una particolare ricchezza e articolazione in termini di beni culturali, quest’ultimi intesi nelle loro molteplici e interrelate dimensioni tangibili e intangibili.
L’Abruzzo è una Regione unitaria nella sua eterogeneità, fondata su sistemi di relazioni e percorsi che da sempre hanno intessuto rapporti ed esperienze con traiettorie commerciali e culturali che intersecano la dorsale appenninica nelle differenti direzioni, nord-sud e est-ovest, dell’Italia.

Da queste considerazioni nasce l’idea dell’immagine simbolo del convegno, il progetto grafico definito da una mappa territoriale su base verde – il colore della Regione dei Parchi – punteggiata da una costellazione di centri storici “poli” che, orientati da vettori, congiungono traiettorie poste a formare una rete di connessioni, percorsi esperienze e best practices che possano fungere da bussola e riferimento a studi e ricerche non solo locali.

Per analogia i temi e le problematiche tratteggiate sono le stesse che si ripropongono in altri territori e comunità, ecco che allora il riferimento all’Abruzzo non costituisce un rimando autoreferenziale ma un incipit per riflessioni di valenza universale: in tal senso l’effigie del convegno vuole metaforicamente evocare un portolano, quale mappa concreta tracciata sulla base di precisi riferimenti ed esperienze, al fine di fornire una guida per la navigazione nel mare delle tematiche della conoscenza, documentazione, restauro, valorizzazione, recupero, rigenerazione, sostenibilità, salvaguardia, in sintesi del ReUso.

Per lo svolgimento del Convegno 2025 il Comune di Pescara ha concesso il patrocinio e messo a disposizione un gioiello della città, la prestigiosa struttura dell’ex liquorificio Aurum che costituisce essa stessa un esempio storico di riuso.

Il lungimirante progetto di Giovanni Michelucci, nel 1939, ha incluso nei nuovi spazi della fabbrica, disposti a ferro di cavallo, l’originario Kursaal immerso nella pineta dannunziana che è diventato il pronao d’ingresso dell’impianto produttivo.

Queste fasi testimoniano la memoria storica dell’iniziale complesso ricreativo del primo Novecento, trasformato in fabbrica e dopo i restauri del 2007 assume il ruolo di spazio polivalente per eventi culturali e per l’occasione ospita nelle sue sale l’edizione 2025 di ReUso”.

Locandina_sintetico Programma A3

Nelle spaziose sale nel sinuoso abbraccio dell’architettura ideata da Michelucci vengono accolti i numerosi partecipanti alla XIII edizione articolata in quattro in quattro macro-sessioni:

1. Conoscenza / Documentazione

Tematiche, metodologie e tecnoculture per la conoscenza, la documentazione, il rilevamento, l’analisi, la rappresentazione rivolte alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale.
Esperienze e proposte rivolte allo studio storico e alla condivisione anche pubblica e partecipativa della conoscenza e del progetto.

2. Restauro / Valorizzazione
Teorie, orientamenti, indirizzi metodologici e casi studio per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico, archeologico e paesaggistico. Studi, progetti, best practices per il recupero e riqualificazione del costruito e dell’ambiente urbano.

3. Recupero / Riuso
Processi metodi e strumenti per il riuso, la manutenzione e la riqualificazione nel recupero dell’ambiente costruito. Tecnologie per l’efficientamento e l’ottimizzazione dei caratteri funzionali, energetici e prestazionali. Analisi e progetti per la mitigazione del rischio sismico,
idrogeologico e antropico e del patrimonio culturale, costruito e del territorio.

4. Rigenerazione / Sostenibilità
Strategie di intervento per la gestione, la rivitalizzazione e la rigenerazione di contesti urbani e ambientali volti a ridurre fenomeni di marginalizzazione e resilienza, elevando qualità e attrattività dei territori. Metodologie, strategie, protocolli e progetti integrati e multidisciplinari rivolti alla protezione e alla salvaguardia del Patrimonio culturale e naturalistico.
L’Associazione ReUso e il suo Presidente Stefano Bertocci, dell’Università degli Studi di Firenze da anni si prodigano nel portare avanti questa iniziativa, ormai indiscusso riferimento internazionale per molti settori disciplinari.

I direttori scientifici Caterina Palestini e Stefano Brusaporci concludono: “Numerosi docenti e ricercatori sono chiamati ad intervenire nel dibattito rendendo possibile la realizzazione del convegno che, superando ogni campanilismo, unisce due dei tre Atenei abruzzesi, anche con all’apporto fornito dai patrocini e dagli sponsor: l’associazione costruttori Ance Abruzzo, il gruppo Gravina MIC, Toto costruzioni generali, e le aziende Microgeo, Novatest e Take Over che sostengono in maniera importate questa edizione del Convegno che, nelle sue edizioni itineranti, rappresenta una sorta di agorà, luogo di dialogo, dove i ricercatori sanno di potersi proficuamente incontrare e confrontare”.

Gigliola Edmondo: