Il Movimento Politico Pettinari per l’Abruzzo denuncia la presenza di una discarica e di una paratia non funzionante sotto il ponte Capacchietti e rischi per l’igiene e l’incolumità pubblica, in caso di una piena del fiume Pescara
Rendere funzionanti le paratie per le quali si sono spesi fondi pubblici, aggiornare il Piano di Protezione Civile e bonificare le aree abbandonate che mettono a rischio l’igiene e la salubrità dei luoghi che si trovano sotto al ponte Capacchietti di Pescara. E’ quanto chiedono il presidente e il consigliere comunale del Movimento Politico “Pettinari per l’Abruzzo” Domenico Pettinari e Massimiliano Di Pillo al sindaco Carlo Masci e all’Assessore Massimiliano Pignoli.
Questa mattina incontrando la stampa nei pressi di una discarica e di una paratia non funzionante sotto al ponte, il presidente Pettinari e il consigliere Di Pillo hanno evidenziato i rischi per l’incolumità pubblica e l’esistenza del problema della mancata manutenzione anche per altre paratie che si trovano sul territorio comunale.
“Un anno fa – ha dichiara il consigliere Di Pillo – abbiamo reso edotta la città di un grave pericolo, relativamente a ciò che potrebbe accadere nell’eventualità arrivasse una piena del fiume Pescara. Nella riva sud del fiume Pescara insistono una serie di porte vinciane o paratie, che secondo ciò che è enunciato nell’ultima versione del Piano di Protezione Civile, sono fondamentali per evitare che larga parte del quartiere adiacente al fiume vada sott’acqua in caso di alluvioni, ipotizzando danni a cose e a persone, che anche l’ultima variante del piano stralcio difesa alluvioni regionale (PSDA) ha confermato nella nuova riscrittura.
Tale piano prevede sofferenze del territorio in varie zone della città, al punto tale che molte prescrizioni hanno messo in allarme i costruttori che si vedono interdette aree, prima destinate a consumo smodato del suolo, con altre nuove costruzioni. L’allarme è arrivato soprattutto alla politica, che a nome del presidente del Consiglio Regionale, ha tenuto a precisare che l’Amministrazione di centrodestra della città, nonché della Regione Abruzzo, contesterà la variante del piano sopra citato, semplicemente perché determinate opere in via di completamento (vasche di laminazione) impedirebbero le inondazioni che il piano stralcio, invece, descrive come ipotesi più che reali.
C’è però un punto incontrovertibile che noi, un anno fa, evidenziammo con una conferenza stampa sul luogo e che oggi, a distanza di 12 mesi, vogliamo sottolineare di nuovo. Le paratie o porte vinciane sono attualmente totalmente inutilizzabili, viste le condizioni attuali di totale e colpevole abbandono. Nonostante i soldi spesi dal Ministero dell’Ambiente, accompagnati da fondi regionali e comunali, da anni non viene fatta manutenzione e addirittura alcune di queste paratie potrebbero aver subito danni non riparabili, così da essere ipoteticamente di intralcio ad un eventuale Piano di Protezione Civile.
Ci preme oltremodo sottolineare che anche il suddetto Piano di Protezione Civile, a tutt’oggi vetusto e non rinnovato, come richiesto dalla legge, continua a mancare di punti non aggiornati o modificati. La sezione Protezione Civile dell’app Municipium, non è aggiornata ed è ferma al 2021 con la notizia dell’incendio della riserva dannunziana. Questa app, inoltre, non è menzionata nel piano della Protezione Civile.
Continuiamo a chiedere dove siano finiti i fondi descritti nel Piano di Protezione Civile per il progetto infoprot pescara2000, come vorremmo sapere che fine hanno fatto gli annunci dell’Assessore al ramo Massimiliano Pignoli sulle esercitazioni di quartiere, o l’area di accoglienza della popolazione relativa a Via Castellammare Adriatica, luogo adibito a prossimo passaggio del famigerato Filobus. Insomma 45 pagine, quelle del Piano di Protezione Civile, ricolme di incongruenze e palesi errori, che necessitano di un urgente cambio di passo.
Chiediamo altresì, che le svariate associazioni del ramo si coordino concretamente, anche e soprattutto in una visione non pescarocentrica ma di area metropolitana, soprattutto adesso che siamo a ridosso della costituzione della Nuova Pescara, e quindi di un nuovo Comune molto più ampio e molto più consistente dal punto di vista della popolazione.
Sappiamo che la struttura comunale sta provando a rimediare alle mancanze politiche, ma ciò che rimane è la cronica carenza di fondi che l’Assessore Pignoli in Commissione Consiliare ha vergognosamente imputato al Consiglio Comunale invece di impegnarsi affinché la giunta e la maggioranza interrompano il bluff di un piano di Protezione Civile praticamente e pericolosamente inattuabile, oltre che totalmente da rivedere.
Inoltre segnaliamo che a ridosso di una paratia non funzionante, nei pressi del ponte di Capacchietti, insiste un sottopasso che è diventato un ricettacolo di tossicodipendenti e senza fissa dimora, che utilizzano il luogo per accamparsi e drogarsi riducendolo ad una discarica a cielo aperto di siringhe ed ogni tipo di immondizia accatastata a terra. Questo denota ancora una volta, il menefreghismo dell’Amministrazione comunale rispetto ad alcuni luoghi della città lasciati in completo stato di abbandono, senza cura, senza manutenzione, e soprattutto senza i dovuti controlli e le relative doverose operazioni di bonifica a tutela dell’igiene pubblica.
Alla luce di tutto ciò e prima che sia troppo tardi torniamo a chiedere al Sindaco Masci e all’Assessore Pignoli, di provvedere immediatamente a rendere funzionanti le paratie per le quali si sono spesi fondi pubblici, aggiornare il Piano di Protezione Civile, e bonificare le aree abbandonate che mettono a rischio l’igiene e la salubrità dei luoghi”.
Nel pomeriggio giunge, con una nota, la replica dell’assessore comunale alla Protezione Civile Massimiliano Pignoli:
“I consiglieri comunali del gruppo Pettinari hanno riattivato la rubrica “la denuncia del sabato” e sono tornati sulle questioni legate alla Protezione civile che di recente sono state già affrontate e analizzate in Comune, durante la riunione di una commissione che ha visto la partecipazione anche del gruppo Pettinari e alla quale sono stato presente per fare chiarezza su alcuni temi sollevati stamani in conferenza stampa. A quanto pare, ai due consiglieri deve essere sfuggito qualcosa della mia esposizione, per cui torno a chiarire come stanno le cose. E cioè: il Piano di protezione civile comunale è in fase di aggiornamento, è stato già affidato un incarico esterno a questo scopo, per cui la questione è assolutamente alla nostra attenzione, non è stata né dimenticata né accantonata. Quanto alle porte vinciane “inutilizzabili” è stato effettuato un sopralluogo, a suo tempo, per quantificare la spesa da sostenere per la manutenzione, inoltre è stata affrontata la questione in Prefettura, nel corso di un primo incontro, e sarà convocato un tavolo tecnico per stabilire le competenze riguardanti la manutenzione e anche il da farsi in caso di una eventuale esondazione del fiume. Posso assicurare, quindi, che non siamo stati con le mani in mano.
Per quanto riguarda l’accumulo di rifiuti nella zona del Ponte delle Libertà, sarà mia premura segnalare tutto a Ambiente spa per sollecitare un intervento in tempi rapidi, sempre che non lo abbiano già fatto i consiglieri del gruppo Pettinari la cui unica premura sembra quella di comparire in tv e sui social. Sono certo che se una segnalazione in tal senso fosse stata girata a Ambiente spa, o agli uffici comunali o alla Giunta, l’intervento sarebbe stato comunque immediato: il ruolo dei consiglieri, compresi quelli di minoranza, si esplica anche in questi input, che possono essere preziosi per migliorare l’efficienza della struttura comunale, sempre che l’area oggetto di segnalazione sia un’area pubblica e non privata. Ma evidentemente al fascino delle telecamere è difficile resistere”.