Pescara: palazzine del Comune sgomberate dai senzatetto

Venti senzatetto sono stati sgomberati a Pescara nel corso di un’operazione anti-abusivismo effettuata in due palazzine, in via Valle Furci, di proprietà del Comune, che erano state occupate abusivamente da diversi anni.

L’Amministrazione comunale, dopo l’ordinanza firmata dal sindaco Carlo Masci, ha concordato con il prefetto Giancarlo Di Vincenzo l’operazione che, questa mattina, ha visto in azione Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, unitamente agli operai del Comune e al personale di tutte le società di servizi.

Nelle due strutture si trovano bagni nuovi mai usati ma completamente distrutti, lampade nuove spaccate e private persino dei fili, finestre e porte divelte, vetri rotti, rifiuti disseminati all’interno e all’esterno degli immobili.

Il sindaco Masci ha dichiarato che si tratta di “Beni pubblici di notevole valore in mano a vandali per anni non potevano che subire questa devastazione. Qui c’è stata un’opera sistematica di saccheggio e distruzione, nell’indifferenza più assoluta, mortificando e intimorendo i cittadini perbene che abitano in questa zona, diventata invivibile a causa di queste losche presenze. Ci sarà tempo per accertare come questi figuri siano finiti lì e chi abbia permesso tutto ciò.

Oggi abbiamo riportato la legalità in quell’angolo di città, abbiamo eliminato il degrado. I cittadini perbene mi hanno ringraziato, quasi increduli che finalmente il Comune sia intervenuto per tutelarli e difenderli. Voglio ringraziare in particolare il Prefetto per la sensibilità e la disponibilità dimostrate in questa vicenda, il Questore, il Comandante della P.M., il Comando dei Carabinieri, la Polizia di Stato, i Vigili del Fuoco e tutte le Forze dell’Ordine. Oggi a Pescara abbiamo assistito alla concretezza, all’efficienza e alla forza dello Stato e del Comune. A Pescara chi delinque sappia che non avrà tregua! “.

L’assessore Adelchi Sulpizio ha aggiunto “Qui hanno dominato per anni erbacce, insetti e animali randagi. Una situazione di promiscuità che persone senza fissa dimora hanno alimentato e che, in questo periodo di Covid in particolare, non poteva più essere tollerata. Adesso potremo procedere alla bonifica del complesso e restituire all’Amministrazione degli edifici da destinare a funzioni di pubblica utilità”.

Marina Moretti: