Inaugurata al Museo Paparella Treccia di Pescara la mostra “Carlo Carrà, il segno e il ricordo”, curata da Elena Pontiggia.
Dopo Goya e De Chirico, il Museo Paparella Treccia di Pescara ospita un altro grande maestro delle più grandi correnti e avanguardie del Novecento italiano: Carlo Carrà, con la mostra “Il segno e il ricordo”, curata dalla professoressa Elena Pontiggia, inaugurata oggi e in esposizione nei locali della fondazione fino all’11 gennaio.
Una mostra dedicata alla grafica di Carlo Carrà, arte che lo stesso maestro riteneva sorella e non minore della pittura. Esposte 47 tra acqueforti e litografie, in bianco e nero e a colori, tutte provenienti dall’archivio Carlo Carrà. Queste opere rappresentano la sintesi del percorso artistico del maestro La mostra assume una rilevante importanza didattica anche per giovani e scolaresche che potranno arricchire le loro conoscenze di un periodo artistico che, come ha sottolineato in conferenza stampa Augusto Di Luzio, presidente della Fondazione Paparella Treccia, rappresenta un autentico orgoglio della cultura italiana nel mondo. All’incontro ha partecipato, oltre ai rappresentanti delle istituzioni, anche Luca Carrà, nipote del mastro.

