Pescara: i vincitori del 22° Festival Internazionale del Cortometraggio “Scrittura e Immagine”

Carla Tiboni, presidente dei Premi Internazionali Flaiano, ha reso noti i vincitori del 22° Festival Internazionale del Cortometraggio “Scrittura e Immagine”. Circa 2.350 i “corti” esaminati, provenienti da 104 Paesi di tutto il mondo. Quattro le sezioni in concorso.

Il Festival è ormai un appuntamento consolidato per moltissimi registi italiani e stranieri, ricco bacino di produzioni indipendenti, terreno di esplorazione di zone cinematografiche marginali ed estreme e di percorsi di ricerca multimediale. Sono arrivati circa 2.350 cortometraggi provenienti da 104 Paesi di tutto il mondo (soprattutto da Iran, India, ma anche USA, Brasile, Inghilterra, ma anche Sudamerica e Africa).

Diverse sono le tematiche affrontate dai registi, molti si sono concentrati su differenti aspetti della nostra vita durante il lockdown (l’isolamento, il diverso modo di coltivare le relazioni, il quotidiano stravolto dall’obbligo di rimanere in casa, la solitudine e a volte l’incapacità di affrontare un tale e improvviso cambiamento). Fra i temi, anche la violenza (la guerra, la violenza fisica e psicologica sulle donne e sui bambini, il disagio che i protagonisti si trovano a vivere), l’abbandono.

Altri registi hanno giocato con ironia su temi rilevanti, quali la stessa pandemia e il razzismo, altri ancora hanno portato una ventata di leggerezza e di speranza, scegliendo argomenti più leggeri, ma non per questo meno validi, negli anni abbiamo constatato un notevole aumento del livello qualitativo dei cortometraggi.
In questa edizione si nota proprio nei corti africani, sia per il soggetto trattato che per la tecnica cinematografica. Infatti l’ottimo livello qualitativo raggiunto dai cortometraggi, non ha reso per niente facile il lavoro di selezione.

Una selezione serrata che vede la programmazione di 24 cortometraggi.
Per le restrizioni dovute alla pandemia di Covid-19 la Direzione del Festival ha scelto di programmarlo on line sulla piattaforma Mymovies.it. Sarà possibile quindi visionare i corti da tutto il mondo e questo ribadisce l’internazionalità consolidata del Festival.

Di seguito i nomi dei vincitori delle 4 sezioni in concorso.

SEZIONE SCRITTURA E IMMAGINE (VINCITORI EX AEQUO)

-AU PAYS DE L’ONCLE SALEM (IN THE UNCLE SALEM COUNTRY), regia di Slim Belhiba (TUNISIA)

Tunisia, Settembre 2013. Mancano solo quindici giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico. Zio Salem, guardiano di una piccola scuola di campagna, inizia la manutenzione rudimentale. Preoccupato per lo stato della bandiera, decide di prenderne una nuova. Zio Salem si dirige verso la città , dove i riverberi di una rivoluzione tradita corrono attraverso le menti e le strade.

SLIM BELHIBA Dopo la laurea all’EAD (scuola d’arte e cinema, Tunisia – 2004), ha esplorato il mondo delle arti visive e del design dell’immagine. Essendo appassionato, multidisciplinare e autodidatta, ha offuscato i confini tra le competenze per abbracciarle lungo tutta la sua esperienza professionale e artistica. Ha adottato le sue conoscenze e il suo know-how come professionista per insegnare abilità di progettazione grafica e audiovisiva presso l’ESSTED, (Scuola di design in Tunisia).
È stato co-sceneggiatore e produttore di «Mélodies», un cortometraggio di Marwa Rekik, 2014.
Successivamente, nel 2019, è passato al cinema con il suo primo cortometraggio «In the Uncle Salem Country». Slim sta attualmente sviluppando il suo primo progetto di lungometraggio.

-NGWENA, regia di Young Dingha (CAMERUN)

Ngwena, di 12 anni, vede quasi svanire il suo sogno di diventare un medico da uno dei riti più atroci per una bambina.
L’importanza di un lavoro come questo risiede nel fatto che la denuncia dell’infibulazione arriva dagli stessi Africani e non da un occidentale.

YOUNG DINGHA: Attore, scrittore, regista, ha debuttato sullo schermo nel 2012 recitando in molte rappresentazioni teatrali prima di iniziare a recitare come un lavoro a pieno titolo. È entrato a far parte della Film Training Academy Ruphina’s House of Fame dove è stato educato nelle arti e in seguito ha frequentato il corso di regia di Generation Africa dell’Africa occidentale 2018. La sua versatilità è stata eccezionale guadagnandosi ruoli principali in Samson, Ensomni, The Beast, Cypher Comedy Series, The kaffi, Ndonne e infine My Best Day, che gli è valso una nomination come Miglior Attore in un Leadrole in the Cameroon Movie Achievement Award 2017. La diversità di talenti di Young lo vede dimostrare artisticamente il suo lavoro come grafico, doppiatore e conduttore.

SEZIONE ANIMACORTO

THIS SIDE, OTHER SIDE, regia di Lida Fazli (IRAN)

Nessun confine può impedire la creazione di amici e affetto tra bambini.

LIDA FAZLI. Nata a Zanjan nel 1977, diplomata nel 1994
• Lavora come fumettista di giornali
• Laureata presso l’università al Zahra di Teheran e laureata in design personalizzato
• Laureata all’Università Tarbiat Modares di Teheran e laureata in animazione
Con questo corto ha ricevuto il Premio Unicef al Festival di Bratislava, ottobre 2020.

SEZIONE SPAZIO ABRUZZO

ROPELESS, Andrea Carrino (ITALIA)

Un anziano lavandaio, prossimo alla pensione, appende migliaia di vestiti bagnati sotto il sole cocente: ma c’è un’anomalia, egli non vuole che si asciughino.
Girato a Campo Imperatore.

ANDREA CARRINO. Nato in Italia nel 1996. A quattordici anni inizia a dilettarsi con telecamere e montaggio, realizzando piccoli video e cortometraggi sperimentali. Negli anni successivi si interessa di più al cinema, con particolare attenzione alla sceneggiatura / regia / montaggio. Nel 2017 è uscito il suo primo cortometraggio narrativo ‘Wind Back’. Nel 2020 ha completato ‘Ropeless’ che segna il suo secondo lavoro come regista / sceneggiatore.

SEZIONE CORTOAMBIENTE

UNpACKAGING, regia di ziREJA (SPAGNA)

Il video evidenzia la grande sofferenza della Terra per l’eccessiva produzione della plastica e la sua dispersione nell’ ambiente.. un peso insopportabile anche per il mare che in futuro conterrà più plastica che pesci.
ziREjA (Tenerife, Spagna, 1980), il cui nome è Irene, è un’artista multidisciplinare di Tenerife (Isole Canarie, Spagna) che concentra il suo processo artistico sull’uso della fotografia e della performance al fine di denunciare alcune pratiche sociali riguardanti l’ambiente e promuovere l’attivismo ambientale. Nel 2013, ZiREjA è stata premiata con il “Public Choice Award” per la fotografia dall’Agenzia europea dell’ambiente.

Il cortometraggio “uNpACKAGING”, cofinanziato grazie a una campagna di crowdfunding di successo, è la prima incursione di ziREjA nel cinema. In esso, porta la sua espressione artistica un ulteriore passo avanti recitando nel film come un personaggio di fantasia, dando vita al forte impatto ambientale che ignorare e gestire male i rifiuti di plastica ha sul pianeta.

Paolo Durante: