Pescara: fermato il giovane in bilico sul balcone

Pescara. Dopo quasi due giorni il giovane che minacciava di buttarsi dal balcone della sua abitazione è stato bloccato dalle forze dell’ordine. Era rientrato in casa ed è stato fermato. Alle 12 conferenza in Questura

Il giovane, di 23 anni, era salito sul davanzale del suo balcone dalle 14:30 di mercoledì 28 febbraio, minacciando di buttarsi. I vigili del fuoco avevano posizionato due gonfiabili al di sotto per provare a salvare il giovane in caso di caduta.

Ancora ignote le reali motivazioni del gesto. Di sicuro sono diverse le difficoltà vissute negli ultimi tempi dal giovane.

L’uomo è stato subito affidato alle cure del 118; non è chiaro al momento se la polizia di stato abbia fatto irruzione nell’appartamento o se il giovane si sia consegnato spontaneamente, ma, si apprende, prima di essere prelevato era sceso dal balcone ed era entrato in casa. Accompagnato da numerosi agenti di polizia il giovane è stato fatto uscire dal condominio completamente avvolto da una coperta azzurra. Il personale del 118 gli sta prestando le prime cure sul posto in ambulanza per il successivo trasferimento in ospedale.

Il giovane dalle 14 di mercoledì scorso era in piedi sul parapetto largo circa 20 centimetri, senza mangiare né bere, per alcune ore anche sotto la pioggia. Sul posto era intervenuta la squadra di negoziazione della polizia di stato, Squadra Volante, Squadra Mobile, oltre ad una squadra di negoziatori arrivata da Roma, personale della Asl, Vigili del Fuoco, con diversi mezzi e numerosi uomini, Polizia locale e 118.

 

Alle 12 è stata indetta in Questura una conferenza stampa sulla vicenda.

Il Questore Carlo Solimene ha sottolineato che è stato fondamentale il supporto umano di tutto il personale della Polizia di Stato. “Il ragazzo si è fidato di noi e ha desistito”, ha detto.