Ovindoli: nasce il Tratturo, la “moneta” per la ripresa del settore turistico

Nasce a Ovindoli il Tratturo, la “moneta” che fa correre il turismo in Abruzzo post-covid.

Si chiama Tratturo e vuole far ripartire il settore turistico e commerciale abruzzese con una serie di promo e benefit per i turisti e di nuova linfa economica per le Pmi del territorio.
Nato dalla collaborazione tra l’Associazione Commercianti di Ovindoli e la startup Abrex, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Ovindoli, il progetto “Compra Ovindoli” che lancia il Tratturo, la “moneta” per far ripartire il settore turistico in tempo di covid a Ovindoli, meta turistica per eccellenza tanto in estate quanto in inverno anche grazie ai suoi rinomati impianti sciistici.

Il Tratturo avrà un valore di 5 euro e sarà spendibile in tutte le attività della cittadina che aderiranno all’iniziativa: per ogni 50 euro di acquisti, infatti, si riceverà un Tratturo.

“Già ricco di bellezze paesaggistiche, Ovindoli oggi amplia i servizi dedicati e pensati per il territorio e messi a disposizione dei turisti, degli esercenti e dei residenti, grazie a strumenti nuovi per affrontare tutti quei problemi che, in seguito alla pandemia da covid-19 si sono accentuati”, spiega Fabiola Bartolucci, presidente dell’Associazione Commercianti. “Questa idea – aggiunge – è nata durante il lockdown, perché sapevamo di dover far qualcosa per incoraggiare e sostenere la ripresa della nostra economia grazie a nuove soluzioni, nuovi strumenti e nuove opportunità. La nostra determinazione e le competenze dell’area ricerca e sviluppo di Abrex, poi, hanno reso possibile il progetto”.

Anche Simone Angelosante, sindaco di Ovindoli e Consigliere regionale, ha partecipato con entusiasmo all’iniziativa

“Il nostro obiettivo è quello di sostenere l’economia locale, guardando con grande interesse all’innovazione in funzione anche della destagionalizzazione. Nei momenti di difficoltà bisogna fare rete tra Pubblica Amministrazione, terzo settore e imprese, e noi lo stiamo facendo”.

Massimo Profeta: