Nei laboratori del Ris di Roma al via gli esami su tutto il materiale sequestrato a Corropoli nel casolare dove l’11 aprile scorso è stato ucciso Martino Caldarelli

Il cadavere del 48enne di Isola del Gran Sasso era stato trovato in un laghetto della Val Vibrata nella notte tra il 15 e 16 aprile. Dell’omicidio sono accusati Andrea Cardelli, 41 anni, e la compagna 26enne Alessia di Pancrazio.
Gli accertamenti irripetibili dei carabinieri del Raggruppamento investigazioni scientifiche riguardano il coltello, la pala, la carriola e i resti dei vestiti bruciati, oltre a panni e stracci sporchi di sangue.

Solo pochi giorni prima del delitto la coppia aveva tentato di adescare un altro
uomo, che era riuscito a non cadere nella trappola, a differenza di Caldarelli.
Dopo un contatto sui social, la donna ha convinto il 48enne a raggiungerla nell’abitazione di Corropoli dove viveva con il compagno per consumare un rapporto sessuale.

Nell’abitazione è nata una violenta colluttazione: Caldarelli è stato prima accoltellato e poi colpito con una vanga. Il suo corpo è stato buttato in un invaso artificiale a pochi chilometri di distanza.