Omicidio Ciammaichella: funerali e sopralluogo dei Ris anche a casa dei due indagati

Nel giorno dei funerali di Francesco Ciammaichella, ucciso otto giorni fa nel quartiere Sant’Anna a Chieti, sono arrivati i Carabinieri del Ris di Roma nell’abitazione in cui è avvenuto l’omicidio.

Questa mattina, nella chiesa del Santissimo Crocifisso a Chieti Scalo, il parroco don Guido Carafa ha celebrato i funerali al termine dei quali la salma, custodita all’interno di una bara di legno chiaro sopra la quale c’erano fiori bianchi, è stata portata al cimitero di Manoppello dove sono sepolti i genitori dell’uomo.

Don Guido, durante l’omelia, alla sorella di Ciammaichella, ai familiari e agli amici, ha detto che “La giustizia spetta a ciascuno di noi andarla a trovare ma la giustizia chiede una grande fiducia in chi è preposto a fare giustizia. Oggi l’invito e’ quello di affidarci alla giustizia terrena sapendo che è senza dubbio appendice della giustizia divina. Un appello a non covare mai sentimenti di  vendetta e a non combattere la violenza con la violenza. La qualità di Francesco era ed è quella di avere un cuore capace di amare”.

Intanto proseguono le indagini dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Chieti e dei militari del reparto investigativo scientifico di Roma che, questa mattina, sono entrati nella casa parcheggio di via Albanese a caccia di impronte e tracce utili a risalire a chi ha ucciso il quarantenne con un colpo alla testa, sferrato probabilmente con una mazza da minigolf.

Il decreto di ispezione dei luoghi firmato dal sostituto procuratore Giuseppe Falasca è stato notificato al vicino di casa Cristian De Leonardis  e  a Silvia Capuzzi che abita nello stesso edificio della vittima, entrambi indagati per omicidio volontario e, oggi  i  Ris hanno effettuato rilievi anche nelle loro abitazioni.

I due, che respingono le accuse, sono stati invitati a partecipare all’ispezione assistiti dai rispettivi difensori, gli avvocati difensori Marco Femminella e Alessandra Michetti.

Tracce di sangue, impronte e qualsiasi altro elemento, possono essere decisivi per raccontare gli ultimi momenti di vita della vittima, morta per le conseguenze della ferita riportata nella regione occipitale della testa come ha accertato, durante l’autopsia, il medico legale Cristian D’Ovidio.

Ai militari del Ris spetta anche il compito di cercare impronte digitali sul cellulare di Ciammaichella mentre il contenuto dello smartphone verrà analizzato dall’ingegnere informatico Alessandro Diodoro che, ieri 17 novembre, ha ricevuto l’incarico dal pm Falasca.

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