Nuova Pescara: si comincia dai servizi e dall’Europa

Area Metropolitana Pescara, Spoltore, Montesilvano, prima in graduatoria nell’assegnazione di fondi per l’istituzione dell’Ueam (Ufficio Europa Area Metropolitana), sportello di ascolto e consulenza per accedere a fondi europei.

Un gioco di squadra vincente, coordinato dalla consulente del Comune di Pescara Barbara Becchi, che consentirà, per i prossimi due anni, a Pescara di rafforzare e rilanciare i vecchi uffici di Europe Direct all’Aurum e a Spoltore e Montesilvano di colmare vecchie lacune e contare su un peso specifico maggiore in Europa:

“Come Comune di Montesilvano abbiamo seguito in prima persona tutto l’iter – ha spiegato l’assessore al bilancio Debora Comardi – e questo risultato, che considero straordinario, ci ripaga dell’ottimo lavoro svolto.”

70 mila euro la quota messa a disposizione, come ha ricordato l’assessore del Comune di Pescara Gianni Teodoro che ha lanciato anche una frecciatina a chi lo aveva accusato di aver fatto tramontare il progetto Europe Direct. Tutto questo alla vigilia della tanto attesa assemblea costituente per la Nuova Pescara in programma venerdì prossimo, secondo statuto e dunque senza alcun ritardo come si era detto nei giorni scorsi, in un processo che fa registrare ancora qualche tiepida resistenza come quella del sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito che però spiega:

” la mia amministrazione è in prima linea se questo processo di fusione dovesse avvenire principalmente attraverso la condivisione di servizi, come avvenuto già nella gestione dei rifiuti, per la rete Gas, per il sociale ed oggi per l’elaborazione di progetti europei, conservo ancora delle perplessità sull’accorpamento.”

Fusione per ambiti, dunque, che non può però prendere il posto dell’unificazione amministrativa , ma, anzi, la precede:

“Il processo di accorpamento non si può arrestare – precisa il sindaco di Pescara Marco Alessandrini – in primis perché la Nuova Pescara è frutto di una volontà popolare, e poi perché le più alte istituzioni ce lo chiedono, a cominciare dall’Europa. Non siamo più nel paese dei campanili, lo sviluppo ed il benessere del territorio e dei suoi cittadini non può prescindere da processi evolutivi come quello della Grande Pescara.”