Nuova Pescara: Di Biase rilancia l’Area Metropolitana

L’Area Metropolitana meglio di Nuova Pescara secondo il Comitato per la rilettura del progetto di fusione tra Pescara, Montesilvano e Spoltore.

Il coordinatore del Comitato Licio Di Biase propende per una rilettura del progetto Nuova Pescara anche se auspica il rilancio di un altro progetto: quello dell’Area metropolitana Chieti- Pescara.

L’ex presidente del Consiglio di Pescara, autore di libri sulla città ricorda che “Pescara e Castellamare nel gennaio del 1927 divennero un unico Comune non con un processo di fusione ma di annessione, tanto che il nome Castellamare scomparve totalmente. Spoltore nel 1928 fu annessa a Pescara perchè una Pescara più grande, oltre ad aver inglobato Castellamare, serviva ai gerarchi fascisti di Pescara per pesare di più, un dibattito che durò oltre 20 anni. La nuova città doveva chiamarsi “Aterno”. Nel 1927 ci fu l’annessione di Castellamare a Pescara. Spoltore, l’anno successivo, ma “con la nascita della Repubblica e l’avvio della stagione democratica, tutto tornò nella normalità! Il Comune di Pescara attualmente è in predissesto e mi chiedo se sia eticamente e politicamente opportuno imporre ai cittadini di Montesilvano e Spoltore il riequilibrio di un bilancio dal quale non hanno mai ricevuto servizi. C’è il rischio di spalmare sulle comunità di Spoltore e Montesilvano il debito del predissesto del Comune di Pescara. La questione merita dibattiti, approfondimenti e dati certi. Il Referendum non può essere dimenticato, pur essendo passato troppo sotto silenzio a causa delle concomitanti elezioni amministrative (a cui furono interessati due dei tre Comuni coinvolti), regionali ed europee e pur svolto in una condizione di marginalità di interesse. Allora meglio l’Area Metropolitana Chieti-Pescara di cui parlarono Piergiorgio Landini e Lucio Zazzara. E recentemente l’INU con Roberto Mascarucci. L’Area Metropolitana che deve andare da Pineto e Ortona. Stazione di Pescara, l’aeroporto, il porto di Ortona, l’Interporto, gli snodi autostradali e un forte bacino industriale, ci sono tanti spazi da pianificare in modo da garantire infrastrutture al servizio di tutta l’Area evitando doppioni e sprechi.”

 

 

Gigliola Edmondo: