Movida Pescara: il Tar respinge il ricorso, la polemica continua

A Pescara, dopo che il Tar ha respinto la richiesta di sospendere le limitazioni alla movida adottate dal Comune, prosegue la polemica

Ad opporsi al provvedimento finalizzato a contrastare l’inquinamento acustico nell’area di piazza Muzii e nel centro storico sono alcuni gestori dei locali che hanno presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale. L’udienza di merito è fissata per il 22 maggio 2026. La decisione si basa sul fatto che a parere dei giudici le misure adottate rappresentano “un proporzionale punto di equilibrio tra il diritto alla libertà economica e la tutela della quiete pubblica e del riposo dei residenti, mediante un’adeguata e ragionevole composizione dei contrapposti interessi in gioco”.

Il provvedimento in questione, in vigore dallo scorso 16 marzo, prevede, per il venerdì, il sabato e la domenica, il divieto di somministrazione ai tavoli all’aperto dopo la mezzanotte e il divieto di vendita per asporto, oltre ad una serie ulteriori misure finalizzate a contenere i rumori.

Sulla vicenda sono intervenuti i consiglieri comunali delle forze di opposizione ma anche della maggioranza.

Fabrizio Rapposelli, consigliere di Forza Italia, afferma che “Prima di approvare un Piano di Risanamento Acustico molto restrittivo anche per il centro storico di Pescara, che comunque non risolverebbe i disagi esistenti nell’immediato, credo sia più opportuno agire sulla problematica odierna dei rumori ricordando che le norme già ci sono, ma non ci sono i controlli sistematici che potrebbero mettere un punto fermo sulle tematiche in discussione”.